Rientro in classe, Ministero: le scuole sono ora autorizzate a conoscere lo stato vaccinale degli studenti. Anticipazioni nota
In arrivo la nota ministeriale con le indicazioni per le scuole con le nuove regole su positivi e quarantena in classe. Uno dei chiarimenti più attesi è quello riguardante l’autorizzazione dello stato vaccinale degli studenti da parte delle scuole. Questo è quanto si apprende dalla riunione tra sindacati e ministero dell’Istruzione.
Le nuove regole sulla quarantena a scuola
Scuola dell’infanzia
Già in presenza di un caso di positività, è prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci giorni.
Scuola primaria
Con un caso di positività, si attiva la sorveglianza con testing. L’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), test che sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5).
In presenza di due o più positivi è prevista, per la classe in cui si verificano i casi di positività, la didattica a distanza (DAD) per la durata di dieci giorni.
Scuola secondaria di I e II grado
Fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2.
Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe.
Con tre casi nella stessa classe è prevista la DAD per dieci giorni.
TESTO DL 7 gennaio n. 1
Un chiarimento atteso
Le scuole sono ora autorizzate a verificare lo stato vaccinale degli studenti. E’ uno dei chiarimenti più attesi dopo il decreto legge 7 gennaio pubblicato in nottata nella Gazzetta Ufficiale.
Il Garante della Privacy si era espresso in merito con una nota del 23 settembre, evidenziando che “secondo il quadro normativo vigente, agli istituti scolastici non è consentito conoscere lo stato vaccinale degli studenti del primo e secondo ciclo di istruzione, né a questi (a differenza degli universitari) è richiesto il possesso e l’esibizione della certificazione verde per accedere alle strutture scolastiche“.
L’Autorità nella stessa nota aveva ribadito “la necessità che vengano in ogni caso individuate modalità che non rendano identificabili gli studenti interessati, anche al fine di prevenire possibili effetti discriminatori per coloro che non possano o non intendano sottoporsi alla vaccinazione“.
Ritorno in classe: norme a rischio privacy, i sindacati manifestano perplessità
Aggiornamento 8 gennaio ore 16: il ministero pubblica la nota