Milleproroghe, il Senato in settimana dovrà esprimersi su 40 mila docenti e Ata aggiuntivi, stop ai vincoli per cambiare sede e allargamento delle graduatorie concorsuali: Anief chiede rispetto

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Anche per il Milleproroghe sta arrivando il momento della verità: è quello che si vivrà a Palazzo Madama tra martedì 7 e mercoledì 8 febbraio, quando la prima e quinta Commissione si esprimeranno sugli emendamenti al decreto segnalati nei giorni scorsi dal Governo e dai gruppi parlamentari.

Alcune delle richieste di modifica ritenute già ammissibili riguardano la scuola ed in particolare la richiesta di conferma dell’organico aggiuntivo, quest’anno inspiegabilmente negato, l’approvazione di una mobilità del personale non più vincolata ad assurdi blocchi che vanificano il diritto alla famiglia,  l’allargamento delle graduatorie per le immissioni in ruolo del concorso ordinario, straordinario bis e del corso-concorso per dirigenti scolastici.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “approvare questi emendamenti sarebbe un atto di rispetto verso la scuola e i suoi dipendenti, con effetti positivi immediati sul prezioso servizio che svolgono ai fini della crescita dei nostri giovani. Sui vantaggi che si produrrebbero procedendo con  la deroga sui vincoli per la mobilità dei docenti neoassunti, con la conferma dell’organico aggiuntivo almeno sino alla fine di quest’anno scolastico, con dare delle risposte concrete per i tanti esclusi da varie procedure concorsuali, ci siamo già espressi, gli unici tra i sindacati assieme ad Udir, durante un’audizione svolta un paio di settimane fa: abbiamo detto ai senatori che non c’è alcun motivo fondato per la conferma dei vincoli ai trasferimenti e le assegnazioni provvisorie dei lavoratori della scuola”.

“Come abbiamo spiegato – continua Pacifico – che non vi sono motivi ostativi o particolari contro la proroga del corso-concorso per diventare presidi, la conferma delle graduatorie concorsuali dei docenti, a partire dal concorso straordinario bis, come pure per la conferma dell’organico aggiuntivo per docenti e Ata fino al 30 giugno 2023, che darebbe una grossa mano al personale attuale in difficoltà: senza almeno 40 mila docenti e Ata aggiuntiva sarà infatti assai difficile fronteggiare tutto il lavoro che sta arrivando nelle 8.300 scuole autonome per gestire i progetti del Pnrr e permettere l’attuazione del piano di impulso UE almeno per il prossimo triennio, una cui prima risposta, attraverso i progetti preliminari, dovrà essere presentata dagli istituti già a fine febbraio”, conclude il sindacalista Anief.

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