“Migliaia di docenti specializzati sostegno secondaria al Sud a casa!” Quali prospettive?

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Il sistema scolastico si confronta con un problema cronico che minaccia l’inclusione e lo sviluppo educativo: la mancanza di insegnanti di sostegno specializzati. Questa carenza, più evidente in alcuni territori rispetto ad altri, si presenta puntuale a ogni inizio anno scolastico.

Nonostante l’esistenza di una solida base di docenti specializzati, molti di questi rimangono senza incarico, con Napoli come esempio emblematico. La città conta oltre 3.000 docenti senza un posto, pur avendo posti vacanti.

Questo squilibrio è accentuato tra il Nord e il Sud: nel Nord gli insegnanti rappresentano il 53%, mentre nel Sud, grazie a una formazione più ampia, arrivano al 76%.

Al Nord, regioni come Friuli Venezia Giulia e Lombardia affrontano un problema inverso. Con una carestia di docenti qualificati, le scuole spesso ricorrono a supplenze brevi o docenti non specializzati, minando l’inclusione educativa.

Il percorso formativo per questi docenti è rigido, includendo selezioni severe, un anno di formazione e consistenti costi universitari. Ma, come evidenziato nel caso di Napoli, molti di loro non vengono assunti. Questa situazione diviene ancora più critica considerando l’utilizzo, in alcune aree settentrionali, di docenti non specializzati.

Per l’anno scolastico in corso, gli studenti con disabilità sono oltre 300mila. Per i docenti, invece, sono 126.170 i posti in organico di diritto e 70.435 posti in deroga (destinati ad aumentare), solo i primi possono ospitare docenti di ruolo. I posti in deroga, istituiti annualmente, possono essere coperti solo da supplenze, causando una frattura nella continuità didattica.

“Migliaia di docenti specializzati sostegno secondaria al Sud a casa!”

Questo il grido di allarme dei docenti. Un esempio su tutti: ADSS secondaria II grado a Napoli:

Nelle province del nord si lavora da gps senza specializzazione!! Come affrontare questo grande problema di diseguaglianze territoriali ? Perché le altre province non hanno fatto un interpello agli specializzati prima di passare in seconda fascia ?
Nella stessa provincia di Napoli su Admm e ADEE ci sono non specializzati, perché magari non “utilizzare” (per le supplenze) gli specializzati ADSs a casa che hanno svolto un duro percorso formativo. Tante testate citano l’assenza di insegnanti di sostegno, come possiamo evidenziare che “noi ci siamo” ! Siamo a casa a spolverarlo questo titolo rilasciato dalle università pubbliche! Chi ci aiuta ad uscire da questo imbuto ?

L’insegnante affronta un tasto dolente: le aule sono piene di docenti senza titolo, a fronte del diritto degli studenti con disabilità di un docente specializzato.

Questo si verifica per vari motivi

  • il funzionamento dell’algoritmo (probabilmente le preferenze scelte dai docenti specializzati non hanno coperto tutta la disponibilità)
  • tanti posti vengono assegnati in deroga quando il docente specializzato è già stato “saltato” dall’algoritmo e non può partecipare alla nuova disponibilità.

Non può essere condivisa, perché non presente nell’attuale normativa, la proposta di interpello agli insegnanti specializzati prima dello scorrimento delle graduatorie.

Quali sono le prospettive per i docenti di sostegno specializzati al Sud?

Aumento dei posti in organico di diritto. Ne parla il Ministero, ma nella Legge di Bilancio 2024 non ci sono al momento novità in merito.

In primis il concorso straordinario ter con circa 9mila posti a bando (il titolo di accesso è la specializzazione per il grado di scuola richiesto) che dovrebbe essere bandito a breve. Ricordiamo che i vincitori del concorso avranno precedenza sul concorso ordinario 2020. Non conosciamo ancora la distribuzione dei posti, ma la regione da scegliere potrà essere determinante nell’accesso al ruolo. Con i vincoli territoriali purtroppo imposti dalla normativa e che presto entreranno anche nel contratto, di cui i sindacati hanno al momento firmato l’Intesa.

Nel 2024 (salvo modifiche) è atteso l’aggiornamento delle GPS provinciali, per cui i docenti del VII ciclo TFA sostegno obbligati lo scorso anno a inserirsi nella stessa provincia del 2022 potranno invece scegliere quella che maggiormente potrebbe soddisfare le proprie esigenze lavorative con la situazione personale.

Da normativa invece non è prevista al momento l’assunzione diretta da GPS sostegno né la mini call veloce.

E infine dovrebbe entrare in vigore la graduatoria regionale sostegno prevista dal Decreto n. 259 del 30 settembre 2022, ma ancora non costituita, che permette ai docenti specializzati l’iscrizione in una regione a scelta, per l’attribuzione dei posti eventualmente residui dalle immissioni in ruolo.

Scelte difficili a lungo termine

Si tratta purtroppo di prospettive che non assicurano una supplenza domani per tutti, e per arrivare alle quali occorre studio, dedizione, scelta oculata della regione /provincia da scegliere con i sacrifici che ciò comporta. Soprattutto per il vincolo territoriale.

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