Mida e ADIDA: Diplomati magistrali, Fase transitoria, SFP, ITP, AFAM: nessuna soluzione all’orizzonte!

Entra nel vivo della campagna elettorale la questione legata ai precari della scuola e alle varie categorie che la compongono. Molte le iniziative che stanno caratterizzando la protesta, dal blocco degli scrutini a manifestazioni e scioperi.
Tra queste anche un convegno organizzato per giorno 4 febbraio a Roma dalle associazioni MIDA e ADIDA.
Nel frattempo il MIUR è intervenuto, ma, si legge nel comunicato delle associazioni MIDA e ADIDA, che “a poco servono le rassicurazioni verbali del Ministero il quale non muove un dito affinché si gestiscano e risolvano le assurde disparità generate dalla sentenza del Consiglio di Stato.”
“Sono a rischio i ruoli, – continua il comunicato – tanto per i diplomati magistrali quanto per i docenti della secondaria, assunti dalle GAE prima della sentenza stessa. E’ a rischio la tenuta della scuola e sarà disattesa l’equità che dovrebbe essere garantita dal diritto, qualora non si trovasse una soluzione immediata. Dopo le elezioni politiche l’anno scolastico sarà quasi terminato e con esso la possibilità che ogni decisione possa slittare, pena un licenziamento di massa. Si deve scongiurare l’emergenza sociale che si sta profilando e servono azioni politiche decise e non discorsi di circostanza che cadono nel vuoto.”
Quale soluzione secondo i due movimenti? Innanzitutto, la proposta è quella di un confronto immediato tra le parti coinvolte, al fine di avviare “un dibattito vero”, “dove si possano mettere tutte le carte in tavola e capire come si vorrà affrontare cosa ci aspetta e si prospetta: un enorme licenziamento di massa, se non si metterà mano alle questioni urgenti a partire da quella dei Diplomati magistrali Allungandosi i tempi di tutto, dalla fase transitoria in poi, tutti siamo in bilico, compresi i docenti di III fascia che, dopo anni di servizio saranno, nelle attuali linee del reclutamento, trattati alla stregua di tirocinanti.”