Microfoni accesi, schermi da condividere: le gag involontarie degli insegnanti durante i collegi online. Caccamo: “I docenti sono straordinari e hanno grande senso dell’umorismo”

WhatsApp
Telegram

Filippo Caccamo ha trasformato la sua capacità di osservare vizi e vezzi di aule e corridoi scolastici in un’abilità da palcoscenico. Con oltre 2 milioni di follower sui social, un tour teatrale in giro per l’Italia e un nuovo libro in uscita, Caccamo prende in giro in modo esilarante la vita scolastica, dal caos delle gite agli insegnanti, dai genitori ansiosi ai ragazzi delle medie “dove metà dovrebbero stare alle elementari e metà in carcere”.

Eppure, nonostante le sue parodie pungenti, i docenti non si offendono perché Caccamo parla da insider: “Sentono che non invento, che parlo come uno di loro. Che so quello che succede. E che so scherzarci su”, dice in un’intervista al Corriere della Sera. Dalla burocrazia assurda alle segreterie irraggiungibili, dalle fotocopie impossibili ai collegi online improbabili, Caccamo mette in luce l’assurdità del sistema scolastico con umorismo e leggerezza.

Trasformare le aule in un palcoscenico non è un ripiego per Caccamo, che si è laureato in Beni culturali e ha iniziato ad insegnare nel 2020 con le supplenze. “A casa mi dicevano continuamente di provare a insegnare, anche se io ho sempre voluto fare teatro. Non mi sono trovato male, anzi: è diventata lo scenario ideale per immaginare le mie performance”.

Nonostante prenda di mira tutti, dagli studenti che “non sanno cos’è un foglio protocollo” ai genitori che incolpano gli insegnanti per i voti bassi, Caccamo non ha molti haters. “Sarà che prendo in giro me stesso”, dice ridendo. Il suo obiettivo? Diventare un “attore, Gaber teatrante”, portando avanti la sua satira sulla scuola italiana con amore e consapevolezza.

WhatsApp
Telegram

Nuovo concorso PNRR2. Il bando è imminente. Concentrati sui nuovi obiettivi, preparati con Eurosofia