La metà degli insegnanti italiani non sa bene cosa sia l’epilessia

WhatsApp
Telegram

Red – Un’indagine promossa fra gli insegnanti in occasione del progetto ‘Se all’improvviso…’, avviato nelle scuole primarie di tutta Italia e diffusi in occasione della Giornata Nazionale per l’Epilessia 2013, che si celebra il 5 maggio, ha evidenziato che solo il 41% degli insegnanti ha detto di conoscere l’epilessia solo per sentito dire, il 25% ammette anche un’esperienza personale o familiare con la malattia, il 47% riferisce di aver assistito ad una crisi epilettica in generale e il 25% in classe.

Red – Un’indagine promossa fra gli insegnanti in occasione del progetto ‘Se all’improvviso…’, avviato nelle scuole primarie di tutta Italia e diffusi in occasione della Giornata Nazionale per l’Epilessia 2013, che si celebra il 5 maggio, ha evidenziato che solo il 41% degli insegnanti ha detto di conoscere l’epilessia solo per sentito dire, il 25% ammette anche un’esperienza personale o familiare con la malattia, il 47% riferisce di aver assistito ad una crisi epilettica in generale e il 25% in classe.

 
Il progetto promosso dalla Lega italiana contro l’Epilessia (Lice) e dalla Fondazione Epilessia ha visto il coinvolgimento attivo dei neurologi della Lice che, in appositi incontri formativi, hanno illustrato la patologia, i sintomi e l’approccio al bambino a 700 insegnanti di oltre 150 scuole elementari, fornendogli anche gli strumenti adeguati per spiegare la malattia ai propri alunni.
 
Alla campagna hanno partecipato circa 15.000 bambini. Il progetto ‘Se all’improvviso..’ ha inoltre previsto un’indagine tra gli insegnanti con l’obiettivo di capire come l’epilessia viene percepita all’interno della scuola. Ebbene, il 41% degli insegnanti hanno detto di conoscere l’epilessia solo per sentito dire. Le conoscenze riguardo alla prevalenza della malattia e le sue cause sono molto carenti: tra le cause le più segnalate sono quelle genetiche (55%) e solo il 30% ritiene che ci siano possibilità di guarigione. Secondo gli insegnanti intervistati, l’epilessia pone ostacoli: al lavoro (33%), alla guida (52%), allo sport (34%).
 
Circa il 50% degli insegnanti ha avuto in classe almeno un bambino con epilessia e ritiene di conoscere le procedure corrette da attuare in caso di crisi. In realtà circa il 60% dice che occorre chiamare l’ambulanza (per lo più non necessaria) e il 30% afferma che occorre inserire qualcosa nella bocca del bambino (una delle manovre da evitare). Inoltre più del 50% degli insegnanti testati ritiene che l’epilessia riduca le capacità di apprendimento e che possa avere disturbi del comportamento e problemi di relazione con gli altri bambini.
 
 A differenza di quanto comunemente si creda invece l’epilessia non incide in modo significativo sulle capacità di apprendimento del bambino, né tanto meno sulle sue possibilità di gioco. Se non soffre di forme gravi il bambino epilettico può prendere parte a tutte le attività che vengono svolte in classe, Queste sono solo alcune delle conoscenze di base sull’epilessia che verranno fornite ai docenti delle scuole coinvolte attraverso ‘Se all’improvviso..’, progetto formativo e informativo che si avvale di strumenti adatti ai più piccoli, come la fiaba illustrata Sara e le sbiruline di Emily, una brochure che propone un percorso ludico-educativo e un poster con illustrazioni a fumetti relativo alle prime manovre di soccorso da effettuare in caso di crisi epilettica. 

WhatsApp
Telegram

Abilitazione all’insegnamento 30 CFU. Corsi Abilitanti online attivi! Università Dante Alighieri