Messina, il sindaco De Luca: “Il tracciamento dei casi a scuola è un punto debole”. Ecco i dati dei contagi
Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha firmato una nuova ordinanza per la città dello Stretto, con una stretta per evitare il dilagare del contagio da Covid-19.
Il sindaco di Messina chiude anche le scuole di ogni ordine e grado, andando anche in questo caso contro il Dpcm: “Io intanto le scuole le chiudo per una settimana. Martedì faremo una riunione con l’Asp e i dirigenti e vedremo cosa fare. Non posso più sopportare l’incompetenza. Abbiamo acquisito elementi e dati che ci dicono che la scuola, a seguito della mancata risposta da parte dell’Asp nei tempi richiesti, diventa luogo di diffusione del virus. I numeri che abbiamo ci dicono che molte situazioni di contagio si potevano evitare”.
De Luca, poi, argomenta su questo con un post su Facebook: “La tabella che è stata pubblicata sui giornali (in allegato al post) è stata elaborata a seguito delle attività di indagini della polizia municipale effettuate su mia disposizione perché l’Asp si è rifiutata di fornire i reali numeri sia al comune che ai dirigenti scolastici. Tale indagine è stata espletata nei giorni 18 e 19 novembre ed è sicuramente parziale ed incompleta: riteniamo che questi numeri non siano neanche il 50% della reale diffusone del Covid nelle scuole”.
“Il problema è che i dati reali dovrebbero essere comunicati dall’ASP con puntualità e costanza. Cosa che non avviene, provocando incertezza i tra i dirigenti scolastici e panico tra i genitori, oltre al pericolo di diffusione incontrollata del contagio. Il tracciamento dei casi è infatti il punto debole della sanità siciliana ed è uno dei motivi per cui siamo zona arancione. Questo lo sanno tutti, anche chi chiede l’apertura delle scuole, senza rendersi conto dei rischi conseguenti in una situazione che appare (non a me, ma al Ministero della Sanità ed al ISS) decisamente fuori controllo. A inizio mese siamo stati sollecitati dalla stessa autorità sanitaria locale a chiudere le scuole perché la stessa potesse riprendere ed organizzare in modo più efficace il tracciamento dei casi all’interno delle scuole”, continua.
Infine: “Da quanto emerso dalle nostre verifiche (in attesa che il Commissario ci comunichi qualcosa), la capacità di tracciamento non è migliorata, le scuole non hanno nessuna corsia preferenziale nei confronti dell’ASP e sono trattate come tutti gli altri, cioè… aspetta e spera! Ed in questa situazione, il problema vi sembrano le percentuali? Lascio la risposta all’intelligenza di ognuno”.
Messina, ancora troppi contagi: il sindaco De Luca chiude le scuole per una settimana