Messina, De Luca: “Docenti e studenti restano a casa, molti casi legati alle scuole. Azzolina, se vuole, impugni la mia ordinanza”
Le scuole a Messina resteranno chiuse sino “a data da destinarsi”. Ad annunciarlo è il sindaco Cateno De Luca, che lo scorso 31 ottobre aveva emesso un’ordinanza per fermare la didattica in presenza negli istituti di ogni ordine e grado.
La decisione di prorogare il provvedimento è arrivata dopo una nota dell’Azienda sanitaria provinciale che “fa emergere una preoccupazione massima perché il trend di contagio è in aumento inesorabile nella fascia di età tra i 20 e i 50 anni”, dice De Luca.
“Nel periodo di stop scolastico abbiamo ricostruito la catena dei contatti stretti dei positivi: diversi sono i casi direttamente nelle scuole – dice il sindaco -. Se vuole, il ministro Azzolina potrà impugnare la mia l’ordinanza. Venga il Governo e m’impugni l’ordinanza. Preferisco questo piuttosto che mettere a rischio gli alunni e le loro famiglie”.
Poi: “Non consento a Razza e Musumeci di giocare sulla pelle dei siciliani continuando a mentire”, dice. Il primo cittadino si dice “preoccupato per la situazione sanitaria dei nostri ospedali. I posti di terapia intensiva sono estremamente carenti. I parametri individuati per stabilire le criticità che ci hanno relegato nella zona arancione si basano su dati inviati dalle Regioni. Il 25 ottobre la Sicilia ha dichiarato 504 focolai, la Campania 154, il Lazio 420. Tali Regioni stanno meglio della Sicilia per alcuni criteri, come l’indice di trasmissione che è più moderato del nostro”.