Meloni sul disagio giovanile, Gulino (Cnop): “Ordine psicologi disponibile a collaborare col Governo”

WhatsApp
Telegram

Stamattina a Montecitorio, la presidente del Consiglio Meloni ha risposto ad un Question Time di Fratelli d’Italia, sulle misure contro il disagio giovanile, elencando i principali interventi messi in campo dal Governo come il potenziamento dei servizi sociali territoriali con uno stanziamento di 550 milioni di euro, il rafforzamento del supporto psicologico nelle scuole, l’impegno nella lotta contro droga e dipendenze con 165 milioni di euro, la creazione di comunità per adolescenti, la volontà di esportare il modello Caivano su scala nazionale e l’iniziativa “Sport illumina” per promuovere l’attività sportiva tra i giovani.

In merito si è espressa Maria Antonietta Gulino, presidente del Consiglio nazionale Ordine degli psicologi (Cnop), commentando ad Adnkronos l’intervento della premier.

“Mi piace quello che ha detto in Aula la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul tema del disagio giovanile, perché parla da politico, da premier che ha a cuore la salute dei giovani. Ma è anche una madre di una figlia che sta crescendo in un’epoca digitale. Mi fa piacere che empaticamente si metta nei panni di altri genitori con figli dagli 11 ai 20 anni, una fascia d’età imprevedibile, e che voglia affrontare la questione aprendo dei tavoli di lavoro”, ha detto Gulino.

“Di disagio giovanile si parla ogni giorno ormai, soprattutto dal dopo pandemiacontinua Gulino -, e i numeri di questa emergenza sono in costante crescita. Parliamo di ragazzi che soffrono di solitudine, isolamento, che abbandonano la scuola, dediti ad atti di autolesionismo o di suicidio.”

“Il fatto che la premier Meloni sia intenzionata a istituire a Palazzo Chigi un gruppo di lavoro per affrontare la questione del disagio giovanile fa ben sperare, l’auspicio è che coinvolga specialisti e persone che abbiano la competenza in materia di disagio, in particolare di disagio psicologico. Il Cnop si rende disponibile a collaborare. Oggi i giovani hanno problemi a relazionarsi con gli altri, non dialogano e con il ‘filtro’ del pc o dello smartphone si sentono protetti, in realtà quella ‘barriera’ non consente loro di fare esperienze di vita sul campo”, conclude Gulino.

Commenta l’intervento della premier all’Adnkronos anche Anna Maria Giannini, professore ordinario di Psicologia generale alla Sapienza Università di Roma, dicendo: “Bene la premier Meloni, riconoscere un problema è il primo passo per risolverlo: i dati del disagio giovanile preoccupano, e non poco: è di fatto una vera emergenza. Dagli ospedali, dai dipartimenti di Neuropsichiatria infantile di tutta Italia ci confermano che è aumentata in maniera consistente la richiesta di aiuto, di interventi psicologici. Ma questa richiesta è solo la punta di un iceberg.”

Il fatto che esista il disagio giovanile è testimoniato dall’aumento della violenza e dall’incapacità di gestire le relazioni interpersonali”, continua Giannini. “Tra i fattori che generano il disagio tra gli adolescenti, sicuramente la carenza di punti di riferimento efficaci e gli aspetti valoriali. Ha ragione la premier Meloni a dirsi spaventata nel vedere molti giovani insieme che ‘nella stessa stanza in silenzio si parlano attraverso le chat. E’ la verità”, sottolinea l’esperta.

“Non solo, ma la paura di rimanere disconnessi, spesso associata alla Fomo (Fear of missing out), è una forma di ansia che deriva dalla preoccupazione di non essere al passo con gli eventi continua Giannini -, le informazioni e le esperienze che gli altri stanno vivendo, soprattutto attraverso i social media e le piattaforme online. Ma parliamo di giovani che trascorrono una quota di tempo estesa in rete senza avere un’educazione digitale.”

Sulla proposta della premier di istituire a Palazzo Chigi un gruppo di lavoro per affrontare il disagio giovanile, Giannini dice infine: “Bene, siamo sulla strada giusta purché vengano coinvolti specialisti e professionisti competenti della materia. Si tratta di una decisione importante in chiave di prevenzione anche del linguaggio d’odio, della discriminazione e della violenza che ormai vengono perpetrati attraverso i social.”

WhatsApp
Telegram

Offerta Riservata TFA 2025: Abilitazione all’insegnamento da € 1.400 con Mnemosine