Medicina senza test d’ingresso: dal 2025 parte il “semestre filtro”. Ecco come funziona la riforma. Via libera al Decreto legislativo

WhatsApp
Telegram

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto legislativo riguardo la riforma dell’accesso a Medicina, che abolisce il test selettivo ma mantiene il numero chiuso. La nuova norma, voluta dalla ministra Anna Maria Bernini, introduce un “semestre filtro”: dopo sei mesi di esami comuni, solo gli studenti con le migliori medie potranno proseguire. Chi non supera la selezione dovrà reindirizzarsi verso altre facoltà biomediche, ma senza perdere i crediti già acquisiti.

Come funziona il nuovo sistema

La riforma, proposta dalla ministra Anna Maria Bernini, mantiene una selezione meritocratica ma elimina il numero chiuso tradizionale, introducendo un sistema più flessibile con 30.000 posti aggiuntivi in 7 anni per rispondere al fabbisogno del Servizio Sanitario Nazionale.

Le novità principali

  1. Accesso libero e doppia iscrizione
    • Gli studenti potranno iscriversi senza test a Medicina, ma dovranno contemporaneamente scegliere un secondo corso nell’area biomedica (es. Farmacia, Biotecnologie), con la prima rata gratuita. Chi preferisce potrà optare per un corso esterno all’area salute.
    • Il semestre filtro prevede esami comuni in materie come biologia, chimica e fisica, con programmi nazionali e almeno 18 CFU. Le università organizzeranno lezioni in presenza o miste, a seconda del numero di iscritti.
  2. Selezione posticipata e graduatoria nazionale
    • A fine semestre, una graduatoria unica (basata sui voti) determinerà chi può continuare. Gli ammessi potranno restare nella stessa università o trasferirsi in una delle 5 sedi preferite.
    • Chi non supera la selezione potrà proseguire nel secondo corso scelto, con il riconoscimento dei crediti già ottenuti. Il semestre filtro potrà essere ripetuto massimo 3 volte.
  3. Uniformità e garanzie
    • Gli esami saranno standardizzati a livello nazionale per evitare disparità tra atenei. Un Syllabus definirà i contenuti minimi, mentre un decreto chiarirà i criteri per la graduatoria.
    • Restano esclusi, per ora, i corsi in inglese e le università private.

La riforma punta a ridurre l’ansia da selezione iniziale e a valorizzare il merito dimostrato sul campo, ma il suo successo dipenderà dall’equilibrio tra flessibilità e rigore. Intanto, per migliaia di aspiranti medici, si apre una nuova era: più opportunità, ma anche una competizione solo rimandata.

Leggi anche

Medicina, addio test d’ingresso, arriva il “semestre filtro”. Legge delega in Gazzetta Ufficiale. In vigore dal 2 aprile

WhatsApp
Telegram

Offerta Riservata TFA 2025: Abilitazione all’insegnamento da € 1.400 con Mnemosine