Maturità, prende 100 senza la lode e fa ricorso: il Tar le dà ragione

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Ancora un caso di studente che fa ricorso alla giustizia amministrativa per veder riconosciute le proprie ragioni. Questa volta la protagonista è una studentessa che aveva ottenuto 100 alla maturità. La ragazza, però, voleva ottenere anche la lode e ha fatto ricorso al Tar della Puglia che le ha dato ragione.

SENTENZA TAR DELLA PUGLIA

I giudici, nella sentenza depositata lo scorso 31 ottobre, spiegano che non vi è traccia della motivazione della mancata attribuzione della lode alla studentessa.

Ricordiamo che l’art. 28 dell’Ordinanza Ministeriale n. 65/22, nel dettare la disciplina per gli esami di Stato dell’a.s. 2021/2022, ha previsto, al comma 5, la possibilità che la sottocommissione d’esame attribuisse, all’unanimità, la “lode” agli studenti che avessero conseguito il punteggio massimo di 100/100 senza fruire di punteggio integrativo e a patto che avessero conseguito il credito scolastico massimo all’unanimità e il punteggio massimo alle prove d’esame.

Maggiore insofferenza dei genitori

L’alto numero di ricorsi è un chiaro segnale dell’insofferenza da parte dei genitori nei confronti delle decisioni degli insegnanti. Non deve sorprendere, dunque, la battuta di Roberto Vecchioni al Congresso della Uil Scuola (“Se venissero meno i genitori a scuola ci sarebbe meno sfacelo, secondo me”). Diventa importante, dunque, istaurare fin da subito un proficuo rapporto tra la scuola e le famiglie. Capita sempre più spesso che i genitori pensino di dover difendere e proteggere i figli a tutti i costi. La scuola, però, non deve rappresentare un nemico da cui difendersi e anche una bocciatura può servire nel processo di crescita.

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