Maturità, lo studente boccia la traccia Bianchi e lo scrive nella brutta copia dell’esame: “Ipocrita, piena di cliché e geriatrica”

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Alla vigilia dell’esame di maturità, Sebastiano Giovanetti, giovane autore trevigiano, ha espresso il suo disappunto per l’impostazione di una traccia, definendola “ipocrita” e “geriatrica”.

Come segnala Il Gazzettino, Giovanetti, noto per la sua vittoria nel contest “Scrittori per un giorno” di CartaCarbone, ha un’indole indomabile che si rispecchia nel suo stile di scrittura e nella sua visione del mondo.

Il suo primo libro, “La vita a Città in costruzione”, è un’antologia di racconti brevi che esprime il malessere urbano, un’immagine di città soffocate da palazzi grigi. Per l’esame al Collegio Pio X, invece, ha scelto di trattare “L’elogio dell’attesa all’epoca di Whatsapp”, rifiutando il tema d’attualità proposto.

Nel contesto dell’esame, Giovanetti ha espresso il suo dissenso con franchezza, lasciando un commento di critica nella brutta copia del suo lavoro. L’autenticità della sua voce risuona nel suo commento, che sottolinea la mancanza di autenticità del compito proposto.

Riguardo alla scrittura, Giovanetti riconosce l’importanza che ha avuto nella sua vita, definendola una “liberazione”. Nonostante lo sforzo di conciliare scrittura e studi, ha portato a termine il suo primo libro prima degli ultimi mesi di scuola. Alla domanda sulla maturità, risponde con un riferimento al “Piccolo Principe”, esprimendo il suo desiderio di mantenere un senso di meraviglia e curiosità.

Giovanetti menziona l’importanza di altri autori come fonti di ispirazione, tra cui Umberto Saba e Caparezza, quest’ultimo definito come uno degli “ultimi geni musicali”. L’ispirazione per i suoi racconti proviene da momenti di contemplazione, come un pomeriggio alla fermata del bus, e una critica incisiva delle città moderne e dei loro abitanti.

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