Maturità, Lincei: colloquio sia in presenza. Tamponi su studenti, docenti e ATA

A dirlo la Commissione Scuola dell’Accademia Nazionale dei Lincei.
“Se le condizioni sanitarie lo permettessero, sarebbe auspicabile che il colloquio si svolgesse con modalità in presenza, considerato che didattica ed esame frontali devono restare il veicolo principale di trasmissione, fruizione ed elaborazione del sapere. Il fattore igienico-sanitario è dirimente ed è anche quello più complesso da gestire: solo se si disporrà di ambienti sicuri, di infrastrutture igienico-sanitarie che non mettano minimamente a rischio alunni, insegnanti e rispettive famiglie, solo in presenza di verifiche a tappeto, mediante tamponi o esami sierologici, dello stato di salute di tutti i maturandi, dei docenti della commissione, e del personale ATA impegnato nelle prove l’auspicata via normale potrà essere percorsa con le opportune cautele“.
Secondo la Commissione, il colloquio dovrà prevedere l’approfondimento di quattro discipline; lo scopo è che i corsi mantengano una loro specificità, con materie caratterizzanti oltre all’italiano.
Un apposito documento è stato predisposto dalla Fondazione “I Lincei per la Scuola” e inviato all’attenzione del Ministero. Per la Fondazione I Lincei per la scuola, è importante che l’esame di maturità “mantenga un suo rigore e quindi anche il significato di passaggio tipicamente associato a questa scadenza nella vita di ogni studente; nello stesso tempo è fondamentale che la specificità dei vari indirizzi sia tutelata e valorizzata. In particolare, si raccomanda che gli studenti del comparto tecnico-professionale abbiano modo di mettere in luce le specifiche competenze acquisite nei rispettivi settori“.