Maturità, il prof Reali critica le griglie in centesimi: servono le competenze di un contabile più che di un docente di lettere

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In via di svolgimento le prove scritte della Maturità, ieri la prova di italiano, oggi seconda prova. Critico verso le griglie di valutazione il professor Mauro Reali, autore di testi Loescher di Letteratura Latina e di Storia, direttore de La ricerca, che commentando le tracce della prima prova in premessa riflette sulla valutazione delle prove.

Quando la prima prova è andata incontro a cambiamenti di “format” (2019) – ricorda Reali in un suo articolo su La ricerca –  il Ministero ha indicato, per valutarla in ventesimi, una griglia in centesimi; griglia con qualche possibilità di adattamento “locale”, ma nel complesso piuttosto rigida. E comunque sempre in centesimi, laddove la valutazione derivava dalla divisione per cinque dei punti assegnati: maturità 2019 con calcolatrice, dunque! Già allora si erano levate alcune obiezioni, che chi scrive condivide appieno. Siamo sicuri che per valutare un compito sia necessaria questa “acrobazia”? Proprio impossibile pensare qualcosa di numericamente più semplice, intelligibile anche per il maturando al quale esibiamo la prova durante il colloquio?“.

Nella realtà dei fatti – riflette –nessuno ha usato davvero la tabella e dopo avere messo il voto i commissari l’hanno compilata facendo tornare i conti? Lo dico apertamente: eravamo – a mio avviso – davanti a uno degli esiti peggiori di quella mentalità “burocratico-didattichese” che ha preso largamente piede nella Scuola italiana. Come se l’antidoto alla valutazione soggettiva e per certi versi arbitraria di quando io ero studente fosse una prassi docimologica artificiosa, fatti di ripetizioni e sovrapposizioni di descrittori e indicatori pressoché equivalenti…“.

Quest’anno la Prima prova va valutata in quindicesimi, sempre partendo però dalla famosa griglia in centesimi. Essa darà, dividendo al solito per cinque, una valutazione in ventesimi, a propria volta da conguagliare in quindicesimi (con tanto di mezzi punti…) con un’apposita tabella allegata all’OM dell’Esame di Stato: il “mitico” Allegato C“.

E conclude: “Penso che un osservatore esterno alle Commissioni non potrà non vedere in ciò qualcosa tra il kafkiano e il fantozziano, che necessita le competenze di un contabile più che di un docente di lettere. Mai come quest’anno davanti a queste scartoffie sarei tentato di pronunciare la frase di Bartleby lo scrivano di melvilliana memoria: “Preferirei di no”. Oppure, assai più prosaicamente, citare un collega che sostiene – con qualche buona ragione – la superiorità delle grigliate sulle griglie!“.

Maturità 2022, la valutazione della prova di italiano: tutte le info utili

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