Maturità: CSPI chiede semplificazione colloquio, tabelle punteggi a cura della commissione. PARERE PDF

Maturità 2020: nei prossimi giorni il Ministero pubblicherà l’ordinanza ufficiale. Intanto il mondo della scuola è in fermento perché non ci sono ancora indicazioni certe su alcuni punti.
Il colloquio
Non ci saranno prove scritte, ma solo il colloquio alla presenza della Commissione interna e del Presidente esterno.
Il Ministero ha proposto ” Ciascun candidato discuterà, in apertura di colloquio, un elaborato concernente le discipline di indirizzo, trattando un argomento concordato che sarà assegnato dai docenti di quelle discipline a ogni studente entro il 1° giugno.
Prevista, poi, la discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno. Si farà riferimento ai testi contenuti nel documento elaborato dal Consiglio di classe. Il candidato analizzerà, a seguire, un materiale assegnato dalla commissione sempre coerente con il percorso fatto. Saranno infine esposte le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e saranno accertate le conoscenze relative a “Cittadinanza e Costituzione” secondo quanto effettivamente svolto dalla classe.”
Il CSPI, chiamato ad esprimere il proprio parere, ritiene sia necessaria una semplificazione della prova d’esame. Secondo il CSPI la scansione in cinque punti proposta dal Ministero è troppo rigida, ritenendo utile invece un colloquio pluridisciplinare che consenta allo studente di dare prova delle competenze raggiunte al termine del secondo ciclo.
La tabella di valutazione
Il CSPI fa notare che finora negli Esami di Stato non vi è mai stata una tabella nazionale di valutazione e che la predisposizione di una tabella valida per tutti gli indirizzi di studio possa limitare l’autonomia delle commissioni. Inoltre una tabella elaborata dalla commissione interna potrebbe rispondere meglio alle situazioni determinatesi per quella specifica classe in seguito all’emergenza sanitaria.
I crediti
Il CSPI fa notare che nel decreto legge non è stata indicata la possibilità di riconversione del credito attribuito ai candidati nel terzo e quarto anno, né è stata prevista la possibilità di rideterminare il valore dei crediti per la classe quinta. A parte qualche notazione tecnica, per la conversione dei crediti non si chiedono modifiche.