Maturità, il presidente della commissione è garante delle procedure: 1250 euro lordi il compenso
Entro il 29 marzo i consigli di classe designano i commissari interni degli esami di Stato del II ciclo d’istruzione. Entro il 5 aprile presidenti e commissari esterni presentano le domande su Istanze online. Quest’anno le commissioni delle Maturità saranno infatti nuovamente miste: tre membri esterni e tre interni. Durante Question time del 20 marzo, in diretta su Orizzonte Scuola, Cristina Costarelli presidente di ANP Lazio ha risposte ad alcune domande poste dai nostri utenti.
Compiti e compensi del presidente
13:32 Presidente di Commissione, quali sono i suoi compiti? Quale sarà la retribuzione?
“Il presidente ha una funzione molto importante, innanzitutto di garanzia delle procedure – spiega la dirigente –. Il presidente è anche la persona che deve garantire anche un clima sereno di svolgimento dell’esame, di collaborazione e condivisione tra i componenti della commissione e poi nella gestione dell’esame, in particolare nelle relazioni con gli studenti. La parte procedurale è alleggerita da anni dal software di Commissione web, che dà un importante supporto alla funzione del presidente e del segretario. I passaggi vanno seguiti con molta attenzione.
Quanto ai compensi, ci sono delle tabelle ministeriali non aggiornate negli ultimi tempi. Per il presidente 1250 euro per tutta la procedura, 400 euro per i commissari interni e 900 euro per i commissari esterni. Queste sono cifre lorde – sottolinea Costarelli – si possono avere al netto cifre diverse che dipendono dalla tassazioni che ognuno ha. I compensi vengono attribuiti nei mesi successivi, in genere entro agosto si ricevono gli importi“.
Ricordiamo che le disposizioni sulla composizione delle commissioni d’esame sono state date dal Ministro dell’Istruzione e del Merito con nota del 16 marzo 2023.
Hanno obbligo di presentare domanda in qualità di presidenti esterni i dirigenti scolastici in servizio preposti a istituti statali di istruzione secondaria di secondo grado e a istituti statali di istruzione nei quali funzionano corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado, nonché i dirigenti preposti ai convitti nazionali e agli educandati femminili.
Hanno obbligo di presentare domanda in qualità di commissario esterno:
1. i docenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato (compresi i docenti assegnati sui posti del potenziamento di organico), in servizio in istituti di istruzione secondaria di secondo grado statali, se non designati commissari interni o referenti del plico telematico:
– che insegnano, nell’ordine, nelle classi terminali e non terminali, discipline rientranti nelle indicazioni nazionali e nelle linee guida dell’ultimo anno dei corsi di studio;
– che, pur non insegnando tali discipline, insegnano discipline che rientrano nelle classi di concorso afferenti alle discipline assegnate ai commissari esterni;
2. i docenti con rapporto di lavoro a tempo determinato fino al termine dell’anno scolastico4 o fino al termine delle attività didattiche, in servizio in istituti statali d’istruzione secondaria di secondo grado, se non designati commissari interni o referenti del plico telematico:
– che insegnano, nell’ordine, nelle classi terminali e non terminali, discipline rientranti nelle indicazioni nazionali e nelle linee guida dell’ultimo anno dei corsi di studio;
– che insegnano discipline riconducibili alle classi di concorso afferenti alle discipline assegnate ai commissari esterni, in possesso della specifica abilitazione all’insegnamento o di idoneità di cui alla legge n. 124 del 1999 o, da ultimo, di titolo di studio valido per l’ammissione ai concorsi per l’accesso ai ruoli.
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