Maturità, come sono andati gli scritti? Quasi tutti soddisfatti: per il 49% degli studenti i docenti sono stati di “manica larga”

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Come sono andati gli scritti della Maturità? Stando alle testimonianze dei diretti interessati, le aspettative della vigilia sono state rispettate e, in alcuni casi,
persino superate. A dirlo 3.000 maturandi – che hanno già preso visione del voto delle prime due prove di Maturità – raggiunti dal portale Skuola.net.

Per ciò che riguarda la prima prova, il 38% degli intervistati afferma di aver ottenuto un voto addirittura superiore alle aspettative.

Per il 42%, invece, le cose sono andate esattamente come da programma. Il 20% lamenta invece di aver ricevuto un riscontro peggiore delle previsioni.

Per ben 7 maturandi su 10, il proprio compito ha ottenuto un voto compreso tra 11 e 15 punti, attestandosi nettamente al di sopra della sufficienza. Quasi 1 su 3 ha conseguito un punteggio tra i 6 e i 10 punti. Mentre solo una sparuta minoranza non ha convinto per nulla i professori.

Ad alimentare ansia e paura dei maturandi alla vigilia era soprattutto la seconda prova, anche se la prova era strutturata da docenti interni.

Per il 37% dei maturandi raggiunti dal sondaggio la prova è andata meglio del previsto. Il 43% vede invece rispettate le aspettative della vigilia. Mentre, di nuovo, per il 20% la visione dei quadri degli scritti è stata una vera doccia fredda.
Sul piano del punteggio, quindi, più di 2 studenti su 3 dicono di aver superato brillantemente la seconda prova piazzandosi nella fascia di punteggio compresa tra i 7 e i 10 punti. Quasi 1 su 3 balla sul filo della sufficienza (tra 4 e 6 punti). Ma sono pochissimi quelli che hanno raccolto poco o nulla, prendendo meno di 3 punti.

Ad aver influito in maniera positiva su un esito generale delle prove così ammirevole, potrebbe essere stato il ruolo dei professori che le hanno corrette. Come ormai noto, infatti, la Commissione d’esame era composta interamente da docenti interni dell’istituto, con la sola eccezione del Presidente esterno. Ed, effettivamente, parecchi studenti sono convinti – scrive Skuola.net – che dietro l’ottima riuscita del proprio esame ci sia lo zampino dei propri insegnanti: per circa la metà degli intervistati infatti (49%) i docenti sono stati di “manica larga” nell’assegnazione dei voti.

Lo stesso non può dire, però, l’altra metà degli studenti: il 36% lamenta una tendenziale rigidità nella correzione delle prove
da parte dei prof. Mentre il 15% pensa che i docenti interni siano stati addirittura eccessivamente severi.

Ma in cosa si traduce quanto appena descritto? In un approccio piuttosto sereno agli orali. Sommando i crediti ottenuti grazie al rendimento scolastico dell’ultimo triennio delle superiori con il punteggio degli scritti, oltre 7 maturandi su 10 sono convinti di avere già il diploma in tasca (oppure gli manca davvero poco): il 38% attualmente di trova nella fascia tra i 60 e 70 punti, il 33% in quella tra i 50 e i 60 punti. Solo il 18%, però, pensa di poter ancora puntare al massimo, avendo attualmente un punteggio superiore ai 70 punti. Qualcuno che dovrà ancora impegnarsi a fondo per farcela, comunque, c’è: parliamo di quasi 1 studente su 10 il cui punteggio si attesta tra i 40 e 50 punti e che dovranno sostenere un orale di un certo livello per mettere le mani sull’agognato “pezzo di carta”.

Non resta, quindi, che guardare avanti e puntare al colloquio. Più di qualcuno, forte del risultato degli scritti, lo affronterà senza troppe remore: il 38% degli intervistati si presenterà al cospetto della commissione con molte meno preoccupazioni rispetto alla vigilia dell’esame. Ma c’è anche un 32% che si è fatto influenzare dal risultato degli scritti e ora teme per il proprio orale. Per 1 su 3, invece, i quadri dei punteggi non hanno influito sul proprio umore.

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