Maturità, Bianchi: “Non è un esame di Serie B. Sul futuro: “Valuteremo cosa fare”

Ultimo giorno prima degli esami. Domani alle 8.30 per oltre 540mila studenti prenderanno infatti il via gli esami di Maturità. Come lo scorso anno i maturandi affronteranno un esame ‘riadattato’ in funzione delle norme anti-covid. Le commissioni d’esame sono composte da 6 docenti interni più un presidente esterno (il ministero ha pubblicato il 31 maggio i nominativi dei presidenti). Le commissioni saranno 13.349, per un totale di 26.547 classi coinvolte.
A La Repubblica interviene il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi: “L’esame ha un senso se torna a essere un esame di maturità, che valuta tutto il percorso di un ragazzo, i ragazzi hanno il diritto di essere valutati. Il presidente esterno dà un carattere di solennità; è un rito di passaggio che va affrontato. Bisogna mantenere l’esame che chiude un lungo percorso, va valutato il percorso, giusto che ci siano i docenti che hanno accompagnato il ragazzo e poi un presidente esterno”.
Sul tema delle mascherine, dice rispondendo ad una domanda, “è una questione che subiamo dalle autorità sanitarie, l’importante è che sia un colloquio articolato di un’ora: è un esame che è diverso da quello che si faceva un tempo. Per il futuro si valuterà, i ragazzi hanno diritto ad avere un esame con il rispetto che si deve a questo atto così importante. La scuola tutta deve ritrovare un format, usciamo da una fase in cui la scuola era riamasta inchiodata. Bisogna trovare dei modi che colgano non solo la preparazione del ragazzo ma anche la sua capacità di cogliere il momento in cui è. Valuteremo questa fase che segue l’emergenza straordinaria che c’è stata”.
“Il curriculum dello studente non fa punteggio – afferma infine Bianchi – io ho sempre lavorato e fatto volontariato per esempio. Il curriculum venne introdotto come misura di conoscenza reciproca, non credo ci sia nessuno che possa discriminare tra chi ha fatto il volontario o chi ha fatto un corso di inglese all’estero. Il curriculum serve al ragazzo per presentare se stesso.Se i curriculum fossero pieni di ragazzi che fanno musica rep, lavoro, volontariato, magari: questa è la scuola aperta”.
Infine: “La mia maturità? È stata tanti anni fa. Ho fatto il liceo scientifico, i primi due anni così e così, poi nel terzo anno hanno unito due classi, maschile e femminile, ed è stato bellissimo. Ero appassionato di storia. Ho preso 56, sono stato molto soddisfatto, ho un buon ricordo dell’Esame”