Maturità, alunna con DSA bocciata fa ricorso, ma lo perde. I giudici: “Supporto sì, ma l’esame non si stravolge”. SENTENZA

Il Tar della Lombardia (con sentenza n.19/2025 depositata il 4 gennaio scorso) ha respinto il ricorso di una studentessa con Disturbi Specifici dell’Apprendimento contro l’esito negativo dell’esame di maturità.
La sentenza chiarisce che le misure compensative previste per gli studenti con DSA non possono snaturare la prova d’esame, che richiede la capacità di collegare diverse materie in un unico colloquio. Il TAR ha sottolineato come il supporto offerto alla studentessa, tra cui l’uso di mappe concettuali, fosse adeguato e in linea con la normativa. “L’obiettivo minimo”, ribadisce il TAR, “è la capacità di sostenere un colloquio multidisciplinare”.
Il ruolo delle misure compensative
La studentessa, che aveva ottenuto un punteggio insufficiente nella prova orale, contestava la mancata applicazione di ulteriori misure compensative e dispensative. Il TAR ha però ribadito che la finalità di tali misure è garantire il raggiungimento di obiettivi minimi di apprendimento, non di stravolgere la struttura dell’esame. “Il giudizio finale”, si legge nella sentenza, “si basa sulla preparazione dello studente e sulla sua maturità personale“, requisiti necessari per proseguire gli studi. Il tribunale ha evidenziato, inoltre, l’impegno della commissione d’esame nel supportare la candidata durante il colloquio, orientandola e aiutandola nei momenti di difficoltà.
La “maturità” dello studente al centro del giudizio
Il TAR ha concluso, quindi, che l’esito negativo non è imputabile a una carente applicazione delle misure compensative, ma a una valutazione della commissione basata sulla performance complessiva della studentessa. Pur riconoscendo il diritto al supporto, il tribunale ha ribadito l’importanza della capacità di sintesi e di collegamento tra le materie, elemento centrale della prova orale. “L’essere stata destinataria di un supporto specifico”, conclude il TAR, “non esaurisce il giudizio sull’effettiva maturità dell’alunna”.