Maturità, al via le prove orali: massimo 20 punti, ecco cosa si valuta. La GRIGLIA di valutazione
Sono iniziate oggi le prove orali dell’esame di Maturità 2024. Mercoledì e giovedì i maturandi hanno svolto la prima e la seconda prova, ora, in base al calendario, l’ultima prova, il colloquio. La commissione può assegnare fino a 20 punti.
Per sapere di cosa si tiene conto e come avviene la valutazione occorre vedere la griglia di valutazione allegata all’OM 55/2024.
Gli indicatori sono:
- Acquisizione dei contenuti e dei metodi delle diverse discipline del curricolo, con particolare riferimento a quelle d’indirizzo
- Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle tra loro
- Capacità di argomentare in maniera critica e personale, rielaborando i contenuti acquisiti
- Ricchezza e padronanza lessicale e semantica, con specifico riferimento al linguaggio tecnico e/o di settore, anche in lingua straniera
- Capacità di analisi e comprensione della realtà in chiave di cittadinanza attiva a partire dalla riflessione sulle esperienze personali
5 i livelli con i descrittori. In base a questi vengono assegnati i punti: da 0,50 fino a 5 per i primi tre indicatori, da 0,50 a 2,50 per gli ultimi due indicatori.
Come si svolge il colloquio
Il colloquio prende il via da uno spunto iniziale scelto dalla Commissione.
Nell’ambito del colloquio il candidato espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’esperienza PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) svolta nel percorso degli studi.
Il colloquio, in chiave pluri e interdisciplinare, riguarda anche l’insegnamento trasversale dell’educazione civica, mentre non è oggetto del colloquio il capolavoro.
La commissione d’esame tiene conto delle informazioni inserite nel Curriculum dello studente.
Il candidato, nel corso del colloquio, dimostra:
a. di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline, di essere capace di utilizzare le conoscenze acquisite e di metterle in relazione tra loro per argomentare in maniera critica e personale, utilizzando anche la lingua straniera;
b. di saper analizzare criticamente e correlare al percorso di studi seguito e al PECUP, mediante una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze svolte nell’ambito dei PCTO o dell’apprendistato di primo livello, con riferimento al complesso del percorso effettuato, tenuto conto delle criticità determinate dall’emergenza pandemica;
c. di aver maturato le competenze di Educazione civica come definite nel curricolo d’istituto e previste dalle attività declinate dal documento del consiglio di classe.