Maturità 2024: un trampolino di lancio verso il futuro, ma quale? La scelta del Gap Year per orientarsi

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L’esame di maturità segna per molti giovani la fine di un capitolo e l’inizio di un altro, ricco di opportunità ma anche di incertezze. La scelta del percorso universitario o lavorativo può essere fonte di ansia e confusione, con il rischio di intraprendere strade non adatte alle proprie inclinazioni.

I dati parlano chiaro: secondo Almalaurea, il 25% degli studenti abbandona l’università dopo il primo anno. Per contrastare questo fenomeno e favorire una scelta consapevole, molti diplomati optano per un’esperienza di studio all’estero, un cosiddetto “Gap Year”.

Il Gap Year: un’opportunità per crescere e orientarsi

Il Gap Year rappresenta un periodo di pausa dagli studi tradizionali, dedicato all’approfondimento delle lingue straniere e all’acquisizione di competenze trasversali, sempre più richieste nel mondo accademico e professionale.

EF Education First, organizzazione leader nel settore della formazione internazionale, offre ai neodiplomati diverse opportunità per vivere un’esperienza di studio all’estero di lunga durata, in oltre 50 campus internazionali e con la possibilità di apprendere 7 lingue diverse.

L’inglese domina, il Regno Unito resiste

Tra le lingue più studiate, l’inglese si conferma la regina indiscussa. Nonostante le complicazioni legate alla Brexit, il Regno Unito rimane la meta preferita per il 32% degli studenti EF, seguito dagli Stati Uniti (25%) e dall’Oceania (18%). Interessante notare l’ascesa di Spagna e Corea del Sud, quest’ultima sempre più apprezzata dalle nuove generazioni per le sue influenze culturali.

I benefici del Gap Year: consapevolezza e sicurezza

I dati raccolti da EF testimoniano l’impatto positivo del Gap Year sulla vita dei giovani: il 99% dei partecipanti dichiara di sentirsi più sicuro di sé al rientro, mentre l’85% si dice soddisfatto del proprio percorso lavorativo post-laurea.

Un’esperienza che cambia la vita

“La maturità è un momento cruciale, ma spesso disorientante”, commenta Natalia Anguas, Amministratore Delegato di EF Italia. “Lo studio delle lingue straniere apre a molteplici possibilità: un percorso universitario all’estero, un curriculum più competitivo, l’immersione in nuove culture e la scoperta di nuovi interessi. È un’esperienza a 360 gradi, che influenza profondamente le scelte di studio e professionali.”

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