Maturità 2024, scena muta all’orale. La preside: “Il gesto delle ragazze è stato rivoluzionario. Una tempesta di rabbia dovuta anche a una mancata comprensione del funzionamento dell’esame di Stato”

La preside del liceo Foscarini di Venezia, Alessandra Artusi, interviene sulla clamorosa protesta delle tre maturande che hanno rifiutato l’orale per contestare i voti bassi in greco.
Pur difendendo la scuola, Artusi riconosce la necessità di maggiore trasparenza nelle procedure d’esame, in particolare sui criteri di valutazione degli scritti.
“Il gesto delle ragazze è stato inaspettato, rivoluzionario. Una tempesta di rabbia e delusione dovuta anche a una mancata comprensione di come funziona l’esame di stato”, afferma Artusi a Il Gazzettino. La preside sottolinea la complessità delle procedure, con schede e indicatori prefissati dal Ministero per l’orale e decisi dalle commissioni per gli scritti. Proprio su questi ultimi, Artusi suggerisce di fare chiarezza, rendendo gli studenti più partecipi su come vengono valutati.
“Bisogna rendere più partecipi gli studenti su come vengono valutati in quella sede. In questa storia è prevalsa la delusione e l’associazione tra punteggio e voto. Non va proprio così. Soprattutto è mancata la fiducia. E questo deve farci riflettere tutti”.
Riguardo le 10 insufficienze su 14 nel compito di greco, Artusi ammette che “in effetti lo è”, ma ribadisce la sovranità della commissione nella valutazione. “Non facendone parte, non conosco i risvolti. Quel che è certo è che la correzione è stata condivisa, la commissione concorde. E come preside e presidente di tante commissioni di maturità, posso dire che, per come è strutturato l’esame, con schede e indicatori prefissati, personalizzazioni ed errori sono pressoché impossibili”.
Sull’annunciata ispezione ministeriale, Artusi precisa che non è ancora pervenuta alcuna comunicazione ufficiale. Infine, riguardo le critiche generali al sistema scolastico mosse dalle ragazze, la preside auspica un confronto sereno e costruttivo, sottolineando l’importanza del dialogo e della trasparenza.
“Spero che anche questo accesso agli atti aiuti a ritrovare un po’ di equilibrio. Dopo questa brutta avventura, vorrei che per queste ragazze ci fosse una forma di riconciliazione con la loro scuola e con l’istruzione che hanno ricevuto”.