Maturità 2024, nodo commissari: in allerta pure i pensionati. C’è chi dice: “Non ho più le forze, la paga è misera”

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L’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio ha già aperto le iscrizioni per i docenti supplenti che intendono far parte delle commissioni d’esame di maturità. Un’opportunità per fronteggiare le numerose rinunce attese anche quest’anno da parte dei professori di ruolo.

Ogni anno molti docenti scelgono di non far parte delle commissioni d’esame, soprattutto a causa delle condizioni di nomina poco agevoli. Le lamentele principali riguardano l’assegnazione in scuole molto distanti tra loro all’interno dello stesso Comune, senza riconoscimento di rimborsi per gli spostamenti.

“Non ho più le forze per affrontare due sedi così lontane” racconta un professore di ruolo nominato in due scuole ai lati opposti di Roma. Nonostante il riconoscimento di un compenso aggiuntivo per chi viene assegnato fuori Comune, all’interno dello stesso Comune le distanze non vengono considerate dall’algoritmo che effettua le nomine.

Per ovviare a questo problema, alcuni docenti chiedono di poter indicare preferenze più dettagliate rispetto al solo Comune o distretto, in modo da agevolare gli spostamenti. Oppure di permettere una revisione manuale delle nomine più critiche.

Nel frattempo, l’Usr Lazio apre le iscrizioni ai supplenti e ai pensionati da non più di tre anni per coprire le cattedre che rimarranno vacanti. Un’operazione necessaria per garantire il regolare svolgimento degli esami di maturità.

Come segnala Il Messaggero, l’ufficio scolastico assicura maggiori controlli per arginare il fenomeno, prevedendo verifiche sui certificati medici presentati e due task force pronte a sostituire commissari e presidenti assenti.

Nel Lazio saranno oltre 52mila gli studenti che dovranno affrontare l’esame di Stato, la maggior parte dei quali a Roma e provincia. A valutarli ci saranno 1882 commissioni, da 7 membri ciascuna, per un totale di oltre 13mila commissari da nominare.

Le nomine sono già state ultimate ma, come ogni anno, si attende il numero definitivo dopo le prime rinunce che arriveranno entro il 17 giugno, data dell’insediamento delle commissioni. I docenti infatti sono obbligati a fare richiesta ma l’unico modo per rinunciare resta il certificato medico.

“Ogni anno ci sono difficoltà ma riusciamo a risolvere – spiega Mario Rusconi dell’Associazione Presidi – Anche stavolta siamo pronti, far parte delle commissioni è un obbligo di servizio retribuito per i nostri docenti”.

I compensi, stabiliti da un decreto del 2007, vanno dai 1249 euro lordi per i presidenti ai 911 euro per i commissari esterni, con maggiorazioni in base alle distanze da percorrere. Per i commissari interni il compenso è di 399 euro lordi.

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