Maturità 2024, l’invasione di mamma e papà all’orale: amore o protagonismo? Parla Lancini: “Bisogno degli adulti di sentirsi adeguati come genitori ed educatori”

La Maturità 2024 sta facendo parlare di sé non solo per le prove e i risultati degli studenti, ma anche per un fenomeno che sta suscitando un acceso dibattito: la presenza sempre più massiccia dei genitori durante gli esami orali.
Accompagnare i figli, assistere ai colloqui e festeggiare con spumante e fiori è diventata una tendenza diffusa, ma non tutti la vedono di buon occhio.
Troppo amore o bisogno di protagonismo?
C’è chi storce il naso di fronte a questa “invasione” dei genitori, ritenendola un gesto infantile e dannoso per l’autonomia dei ragazzi. Lo psicologo Matteo Lancini, intervistato da Fanpage, offre una chiave di lettura interessante: secondo lui, non si tratta tanto di un eccesso d’amore, quanto del bisogno degli adulti di sentirsi adeguati come genitori ed educatori.
Un rito iniziatico in un mondo adulto che esclude i giovani
Lancini sottolinea come la Maturità sia diventata l’unico rito iniziatico rimasto, un palcoscenico in cui i genitori possono mostrare la loro presenza e partecipazione ai traguardi dei figli. Un gesto che, secondo lo psicologo, potrebbe essere espresso anche nella riservatezza dell’intimità familiare, ma che invece viene esibito pubblicamente, in linea con la tendenza alla “pornografizzazione” della vita privata.
Il vero problema: un mondo adulto che esclude i giovani
Il punto centrale, secondo Lancini, è che i veri problemi dei ragazzi non sono i genitori “iper-affettuosi”, i social o i videogiochi, ma un mondo adulto che li esclude e continua a mettersi al centro dell’attenzione.