Maturità 2024, la Generazione Covid alla prova. La preside Costarelli: “In molti casi si avverte una maggiore fragilità e immaturità rispetto al passato”
Ci sono voluti anni difficili, segnati dalla pandemia e dalla didattica a distanza, ma oggi gli studenti che hanno iniziato il liceo nell’anno scolastico 2019/2020 si trovano di fronte alla tanto attesa prova della Maturità.
Una tappa cruciale nel loro percorso scolastico, arrivata dopo aver dovuto affrontare chiusure, isolamento e tutte le difficoltà legate all’emergenza Covid.
“Non si può generalizzare, ma in molti casi si avverte una maggiore fragilità e immaturità rispetto al passato“, spiega al Corriere della Sera, Cristina Costarelli, preside del Liceo Scientifico Newton di Roma e presidente di commissione al Classico Kant. “Il Covid ha causato un forte disagio scolastico, con lunghe assenze e problemi a riprendere i contatti sociali. Pur dimostrando alla fine una notevole resilienza.”
Per questi ragazzi, l’Esame di Stato assume un valore ancor più alto e simbolico delle difficoltà superate. “La Maturità è davvero una grande conquista, un bel traguardo raggiunto dopo anni molto impegnativi”, sottolinea Costarelli. E anche il Ministero sembra aver predisposto delle prove ad hoc per accompagnarli in questo passaggio. “Le tracce erano calibrate con grande attenzione – commenta la preside – Ci sono stati autori importanti come Ungaretti e Pirandello, e spunti molto interessanti come il silenzio e il diario.”
Tra le tracce più gettonate al primo scritto, spiccano quelle su Pirandello e il diario. Ma a stupire è stato il buon numero di studenti che ha scelto l’opzione letteratura, solitamente la meno gettonata. Un segnale che forse questa generazione, pur provata dalla pandemia, non ha perso la voglia di mettersi in gioco.
E i ragazzi sembrano aver affrontato la prima prova con rinnovata serenità. “Rispetto al passato, ho notato meno situazioni di panico o crisi d’ansia. I candidati sono apparsi più sereni”, racconta Costarelli. L’incognita per la preside rimangono ora le prove orali, di solito più insidiose come il greco o la matematica. “Non vedo l’ora di ascoltarli per capire come se la caveranno.”