Maturità 2024, entro fine gennaio le materie della seconda prova
Entro la fine di gennaio, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, annuncerà le materie della seconda prova scritta della maturità 2024, un momento cruciale per gli studenti degli istituti superiori.
Ricordando l’anno precedente, dove materie come Latino al liceo classico e Matematica al liceo scientifico furono selezionate, la curiosità e l’ansia tra gli studenti e i docenti crescono. Dopo un periodo turbolento caratterizzato dalla didattica a distanza a causa della pandemia, l’anno scorso ha segnato un ritorno alla normalità nel sistema educativo.
Le tracce saranno stabilite dal Ministero e riguarderanno le discipline caratterizzanti dei ogni indirizzo scolastico, e sarà proprio il decreto in uscita entro gennaio a definire quali saranno le materie di seconda prova, anche più di una.
Come sarà composto l’esame
L’esame delle ultime classi della scuola secondaria di II grado sarà quindi così caratterizzato (a meno di eventuali nuove modifiche)
- prova scritta di Italiano comune per tutti gli indirizzi
- prova scritta su disciplina/e caratterizzanti l’indirizzo
- terza prova solo per gli indirizzi che la prevedono (sezioni ESABAC, ESABAC techno ad opzione internazionale, per le scuole della Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano e per le scuole con lingua d’insegnamento slovena)
- colloquio per verificare la capacità del candidato di collegare le conoscenze acquisite in una prospettiva pluridisciplinare
La prima prova scritta, focalizzata sulla padronanza della lingua italiana (o della lingua di insegnamento), mira a valutare le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. La prova, comune a tutti gli indirizzi di studio, avrà una durata massima di 6 ore e offrirà sette tracce diverse, che spaziano tra ambiti artistici, letterari, storici, filosofici, scientifici, tecnologici, economici e sociali.
La seconda prova scritta, invece, si concentrerà su una o più discipline caratterizzanti il corso di studio. Il decreto ministeriale previsto per gennaio 2023 indicherà le materie specifiche per questa prova, tenendo conto anche dei percorsi dell’istruzione professionale interessati dal recente riordino. Questa prova rappresenta un’opportunità per gli studenti di dimostrare la loro competenza nelle aree di studio che definiscono il loro percorso formativo.
La valutazione finale
La valutazione finale, secondo normativa vigente, si definirà con il riparto dei 100 punti a disposizione della commissione, come segue: credito scolastico massimo 40 punti; primo scritto massimo 20 punti; secondo scritto massimo 20 punti; colloquio massimo 20 punti. Il punteggio minimo complessivo per superare l’esame di Stato è di sessanta centesimi.