Maturità 2023, il figlio di Quasimodo: “Occasione per farlo studiare di più e meglio a scuola. Tante volte viene ignorato”
Il mondo della scuola ha scelto di rendere omaggio Salvatore Quasimodo, il celebre poeta italiano insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1956, utilizzando una sua poesia nell’esame di maturità.
Alessandro Quasimodo, figlio del poeta, ha espresso il suo “profondo piacere e onore” per la decisione, in una dichiarazione rilasciata all’Adnkronos.
“Purtroppo, la sua opera poetica non viene illustrata come sarebbe necessario nei programmi scolastici. Talvolta, addirittura, è ignorata completamente. Forse a scuola si insiste troppo su Eugenio Montale e molto meno su Salvatore Quasimodo,” ha lamentato Alessandro Quasimodo.
Il focus sull’opera di Salvatore Quasimodo all’esame di maturità è rivolto alla poesia “Alla nuova Luna”. Secondo Alessandro Quasimodo, il testo può essere facilmente affrontato dagli studenti se si concentra l’attenzione sull’analisi del testo, pur richiedendo un contesto appropriato.
“Alla nuova Luna”, secondo il figlio del poeta, rappresenta il lato di Quasimodo non solo come un poeta ermetico e critico della guerra, ma anche come un osservatore acuto della società e dei suoi progressi tecnologici.
La poesia fu scritta in occasione del lancio del satellite sovietico Sputnik e la sua prima pubblicazione sul quotidiano del Partito comunista “L’Unità” scatenò molte discussioni e polemiche. “Si è detto che Salvatore Quasimodo in quella poesia si sarebbe mostrato sferzante verso Dio: non è vero, perché mio padre, da laico, è sempre stato rispettoso della religione grazie anche alla lunga amicizia con Giorgio La Pira”, ha concluso Alessandro Quasimodo.
L’esame di maturità, quindi, diventa un’occasione per riscoprire la profondità e la pertinenza della poesia di Quasimodo.