Maturità 2023, Bassetti: “Ha ragione Crepet, i ragazzi stanno pagando prezzo di politiche scellerate durante la pandemia”

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Dopo anni di incertezze e cambiamenti dovuti alla pandemia, gli esami di maturità segnano il ritorno alla completa normalità per il sistema scolastico italiano. Questa maturità è il primo esame “vero” da tre anni, una svolta simbolica che illustra il lungo cammino percorso dall’inizio dell’emergenza sanitaria.

Secondo Matteo Bassetti, direttore delle Malattie infettive al policlinico San Martino di Genova, le scuole e le istituzioni hanno affrontato i cambiamenti con una certa lentezza, dominati da timori e incertezze. Questo, secondo Bassetti, ha comportato un prezzo elevato per gli studenti.

Per molti, la gestione della crisi scolastica durante la pandemia ha rappresentato un fallimento. Bassetti cita l’opinione dello psichiatra Paolo Crepet, secondo il quale molti comportamenti delle giovani generazioni sono il risultato della gestione della crisi pandemica, in particolare in Italia.

Bassetti mette in luce il fatto che la scuola era sempre la prima a essere chiusa o sottoposta a restrizioni, il che ha avuto un impatto notevole sugli studenti, più dal punto di vista psicologico che clinico e sanitario.

Bassetti avverte inoltre che gli effetti psicologici di questa gestione scellerata potrebbero durare per molto tempo. Nonostante tutto, gli studenti sono stati tra i primi a volersi vaccinare, dimostrando la loro fiducia nella scienza e nella medicina.

“Credo che il Paese debba chiedere scusa ai ragazzi”, si chiede il medico. La maturità 2023 segna non solo un ritorno alla normalità, ma anche un momento di riflessione sulla resilienza degli studenti e l’impatto duraturo della pandemia sull’istruzione.

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