Maturità 2022, né le prove Invalsi né i PCTO saranno requisiti di accesso. Ordinanza ministeriale in arrivo
I PCTO, così come le prove Invalsi, non saranno requisito d’accesso per la maturità 2022. Anche per quest’anno il Ministero continua nella strada tracciata: i percorsi di scuola-lavoro non saranno obbligatori per l’ammissione all’Esame di Stato. Dei PCTO se ne parlerà all’orale.
L’ordinanza degli Esami di Stato (sia la maturità che quella che riguarda la terza media) sono state trasmesse ai presidenti di Camera e Senato per l’acquisizione del parere da parte delle Commissioni parlamentari, così come previsto dalla Legge di bilancio.
Attendiamo anche le materie che saranno alla base della seconda prova, quella di indirizzo. Al momento ci sono solo indiscrezioni (clicca qui per le ultime).
Esami di maturità, cosa cambia
Resta confermato l’impianto con le due prove scritte e il colloquio orale, anche se gli studenti avevano chiesto la revoca della seconda prova.
Viene però rimodulata la divisione del punteggio fra il percorso scolastico e le prove di esame. Se nella prima versione dell’ordinanza si parlava di 40 punti per il triennio finale e di 60 per le prove d’esame (20 per ciascuno scritto, 40 per l’orale), nella nuova versione vengono attribuiti 50 punti per il triennio e 50 per le prove (15 per ciascuno scritto e 20 per l’orale).
Il ministro Bianchi ha deciso anche di modificare leggermente le modalità della seconda prova del 23 giugno, che comunque non sarà nazionale, ma diversa istituto per istituto. Inizialmente, l’idea era che ogni singola commissione preparasse la prova, differenziandola di fatto per ogni classe. La modifica prevede invece che il secondo scritto venga predisposto a livello di istituto: i docenti titolari della disciplina oggetto della prova che fanno parte delle commissioni d’esame, entro il 22 giugno, proporranno tre tracce sulla base dei documenti consegnati a maggio dai consigli di classe. Il giorno del secondo scritto sarà estratta una delle tre tracce.
Valutazione
Per quanto riguarda la valutazione, in sede di scrutinio finale, la valutazione degli studenti è effettuata dal consiglio di classe. In caso di parità nell’esito di una votazione, prevale il voto del presidente.
Gli esiti degli scrutini con la sola indicazione, per ogni studente, della dicitura “ammesso” e “non ammesso” all’esame, ivi compresi i crediti scolastici attribuiti ai candidati, sono pubblicati, distintamente per ogni classe, solo e unicamente nell’area documentale riservata del registro elettronico, cui accedono tutti gli studenti della classe di riferimento.
I voti in decimi riferiti alle singole discipline sono riportati, oltre che nel documento di valutazione, anche nell’area riservata del registro elettronico cui può accedere il singolo studente mediante le proprie credenziali personali. In particolare, i voti per i candidati di cui al comma 1, lettera c), sub i. e sub ii., sono inseriti in apposito distinto elenco allegato al registro generale dei voti della classe alla quale essi sono stati assegnati.