Maturità 2020, sindacati: incentivare retribuzione insegnanti, sì al tema di Storia, no al sorteggio buste
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FLC CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola ieri mercoledì 8 gennaio sono stati auditi presso la VII Commissione del Senato su “Esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione”.
Le richieste della FLCGIL
- condivisione per l’eliminazione della predisposizione delle tre buste chiuse per la prova orale
- richiesta di maggiore coerenza metodologico didattica tra percorso di studi ed esame di Stato,
- richiesta dell’eliminazione, o almeno l’ulteriore rinvio, della partecipazione alle prove INVALSI sia dal curriculo che dai requisiti necessari alla partecipazione agli esami di Stato,
- richiesta di un ripensamento complessivo dell’Alternanza scuola lavoro, ora denominata PCTO e la eliminazione della discussione durante il colloquio dell’esame di Stato
- richiamo al recente parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione sull’importanza dell’insegnamento della Storia,
- richiesta di un forte investimento sulla formazione dei docenti e il richiamo al problema della retribuzione dei Commissari d’esame, che ricevono compensi fissati con decreto nel lontano maggio 2007.
Le richieste della CISL
La CISL Scuola ha evidenziato
- la necessità di una corretta interpretazione dei percorsi PCTO, esperienza da affidare alle autonomie scolastiche e da interpretare in senso pienamente formativo;
- ha condiviso il richiamo esplicito al Documento del 15 maggio come strumento essenziale per connettere l’attività delle commissioni esaminatrici alla specificità dei percorsi formativi;
- ha espresso apprezzamento per la valorizzazione del credito scolastico, così come per la decisione di prevedere che almeno una delle tracce della tipologia B debba riguardare l’ambito storico;
- ha sottolineato la diversa natura e finalità delle prove INVALSI rispetto a quelle dell’Esame di Stato, pur considerando opportuno che la partecipazione alle prove nell’ultimo anno di corso sia prerequisito per l’accesso all’esame;
- ha espresso forti riserve sulla procedura del sorteggio delle buste per la prova orale,
- richiamando infine l’esigenza di garantire agli istituti professionali le necessarie condizioni logistiche per lo svolgimento di prove pratiche, nell’ottica di un ulteriore rafforzamento delle attività laboratoriali.
Le richieste della UIL
1) L’eliminazione dell’obbligo di partecipazione alle prove Invalsi, come condizione di ammissione, con la motivazione che tale obbligo corrisponde esclusivamente ad una esigenza burocratica di mantenimento dell’Istituto Nazionale di Valutazione, ma non fornisce, proprio per la forma di obbligo, elementi utili alla valutazione;
2) L’eliminazione della procedura di scelta delle tre buste.
Le modifiche di seguito elencate, di cui si ravvede la necessità, vanno invece apportate in vista dell’esame di stato per l’a.s. 2020-2021.
- Reintroduzione della storia quale disciplina di fondamentale importanza per lo sviluppo e l’espressione consapevole della cittadinanza attiva, a completamento di percorsi di istruzione e formazione di durata almeno quinquennale e dell’intero corso di studio.
- Svolgimento dell’esame sul concreto Programma Scolastico svolto in classe, in modo che gli esaminatori sappiano cosa chiedere agli esaminandi e questi ultimi, se hanno studiato, sappiano cosa rispondere. Il testo dell’audizione