Maturità 2019, il Colloquio è prova al buio per gli studenti. Lettera

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inviata da Gianni Mereghetti – leggo che il Miur si è premurato di precisare che  nel documento del 15 maggio “il consiglio di classe descriverà il percorso formativo e didattico che potrà orientare il lavoro della commissione, ma non potrà sostituirsi alla commissione stessa nell’indicare i materiali da utilizzare per lo spunto iniziale del colloquio”.

Mi sembra la cosa più assurda del mondo, questo colloquio diventa sempre di più una prova al buio, e tra l’altro lasciando alla discrezionalità della commissione la decisione se usare l’esame cme strumento per mettere in difficoltà gli studenti o come occasione per verificarne le competenze.

Chi al Miur si è premurato di far sapere agli insegnanti che non dovranno dire quali materiali hanno usato evidentemente non sa cosa significa valutare la capacità critica!

Sappia quindi il suddetto che non è che si valuta la capacità critica su ciò che uno studente non conosce, anzi è vero l’oposto, che si valuta meglio la capacità critica su ciò che lo studente conosce, perchè proprio su quello che conosce si vede se lo ripete o se lo ha personalizzato.

Questa precisazione del Miur è del tutto fuori luogo, vale in questo caso la disobbedienza civile, se il documento del 15 maggio deve riportare ciò che gli insegnanti hanno fatto durante l’anno, parte integrante sono i documenti che hanno usato, poi decida la Commissione se usare quei materiali oppure inventarne di nuovi!

Faccio solo presente che l’esame di stato non è la somma di prove ad eliminazione, ma semplicemente è la verifica di come uno ha appreso, se lo ha appreso meccanicamente oppure se lo ha fatto in modo critico e creativo.

Giocare con gli studenti a questi chiaro e scuri è prendersi gioco di loro, il Miur dovrebbe invece pensare a creare le condizioni perchè ogni studente possa dare il meglio di sè. Questo delle tre buste con documenti non conosciuti e da affrontare in modo multidisciplinare subito assomiglia ad una roulette russa, non certo ad un esame di stato.

Aspettiamo dal Miur un passo indietro, sarebbe la cosa più ragionevole! Un passo indietro ovvero si fidi degli insegnanti! 

Maturità 2019, documento 15 maggio: non si indicano i materiali per le buste. Nota Miur e modello

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