Maturità 2019 Colloquio, Bussetti: buste mia idea, non ci saranno domande ma spunti

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Colloquio Maturità 2019: l’avvio con la scelta di un materiale tra tre buste, nelle intenzioni del Ministro Bussetti, serve a dare equità dall’esame di Stato.

“Da dove nasce l’idea delle buste alla prova orale della maturità? Da un principio fondamentale di equità. Negli anni scorsi succedeva che anche nella stessa scuola, con commissioni diverse, c’erano delle valutazioni con differenze anche marcate”.

A parlare è Bussetti, ospite della trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora”.

Cosa ci sarà dentro le buste

“Ci saranno tre buste – ha aggiunto – Su una classe di venti abbiamo ventidue buste, così l’ultimo se ne trova tre. All’interno non ci sarà una domanda ma uno spunto, come un quadro, una foto o un riferimento, che permetterà alla commissione di iniziare le domande. Ad esempio, se dentro la buste ci fosse la Monna Lisa si potrebbe partire da lì. Una scelta voluta fortemente da me”.

Ricordiamo che per la valutazione del colloquio non c’è una soglia di sufficienza.

Le fasi del Colloquio

Il Colloquio è caratterizzato da  quattro momenti:

1) l’avvio dai materiali e la  successiva trattazione di carattere pluridisciplinare (buste)
2) l’esposizione, attraverso una breve relazione e/o elaborato multimediale, dell’esperienza svolta relativamente ai percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento;
3) l’accertamento delle conoscenze e competenze maturate nell’ambito delle attività relative a “Cittadinanza e Costituzione”;
4) la discussione delle prove scritte

N.B. Non trova applicazione per i candidati con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento la procedura di cui all’art. 19, comma 5, dell’O.M. n.205 del 2019.

I materiali possono  possono essere costituiti da:

  • testi (es. brani in poesia o in prosa, in lingua italiana o straniera);
  • documenti (es. spunti tratti da giornali o riviste, foto di beni artistici e monumenti, riproduzioni di opere d’arte, ma anche grafici, tabelle con dati significativi, etc.);
  • esperienze e progetti (es.: spunti tratti anche dal documento del consiglio di classe)
  • problemi (es.: situazioni problematiche legate alla specificità dell’indirizzo, semplici casi pratici e professionali).

E’ opportuno che la commissione, in sede di riunione preliminare, individui i criteri alla base della scelta e la tipologia dei materiali da proporre ai candidati

Si ritiene che tra tali criteri possano essere inseriti:

  • la coerenza con gli obiettivi del PECUP;
  • la coerenza con il percorso didattico effettivamente svolto (documento del consiglio di classe);
  • la possibilità di trarre spunti per un colloquio pluridisciplinare

No disparità di trattamento tra i candidati:  la commissione porrà particolare attenzione alla scelta delle tipologie, anche in relazione alla natura degli indirizzi, e all’equivalenza del livello di complessità dei materiali

Maturità 2019: tutto su documento 15 maggio, prove, colloquio, commissioni e compensi. Lo speciale

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