Maturità 2018, su Instagram studenti “spiano” profilo degli insegnanti commissari esterni

Maturità, nel 2018 salgono le quotazioni di Instagram come strumento per conoscere “vita, morte e miracoli” degli insegnanti designati commissari esterni. Ma c’è ancora tempo, e gli studenti non hanno ancora fretta di conoscere i nomi.
Lista commissari esterni tra qualche giorno
La lista dei commissari esterni sarà diramata dal Ministero tra qualche giorno.
Skuola.net ha chiesto a 7500 studenti delle classi V se sono già alla ricerca di qualche anticipazione.
Circa 1 maturando su 3, infatti, dice di non avere urgenza di avere a disposizione le liste con i nomi dei commissari. E gli altri? Curiosi sì, ma senza farsi prendere dall’ansia: solo il 17% andrà personalmente in segreteria per avere l’elenco, senza aspettare la pubblicazione online (che solitamente avviene qualche giorno dopo), mentre il 18% demanderà il compito ai rappresentanti di classe. Ma la fetta più ampia – il 32% – attenderà pazientemente che il Miur lo diffonda via Internet.
In realtà al momento non può esserci alcuna “fuga di notizie”. La curiosità vera e propria scatterà quando le liste saranno note (o presso le segreterie in maniera ufficiosa o attraverso i canali istituzionali).
E qui le cose cambiano: oltre l’80% degli studenti inizierà a scandagliare fonti personali e risorse web per cercare di capire chi sono gli insegnanti da cui dovranno essere esaminati: il 62% se ne occuperà in prima persona, il 21% si farà informare dai compagni di classe. Appena il 17% dichiara che non farà nulla.
Cosa vogliono sapere gli studenti
Le notizie fondamentali da sapere sul conto dei commissari esterni? Al primo posto ci sono, senza alcun dubbio, eventuali stranezze e fissazioni (30%).
Molto ambite pure le domande più frequenti che fanno alle interrogazioni (25%).
Segue il livello di severità con cui assegnano i voti (15%).
Interessa meno la personalità (14%).
Il canale preferito per avere questi dati? Restano i propri docenti (31%), quelli che condivideranno con quelle persone le cattedre della commissione. Ma anche la pista ‘tech’ è molto battuta, con due scuole di pensiero a confronto: il 26% si affiderà a un social network, il 20% ai siti internet specializzati per studenti. Solamente il 6% resta legato agli stratagemmi del passato e andrà direttamente nella scuola dove insegnano i prof esterni.
Una buona dose di informazioni arriverà dai social. Se fino allo scorso anno la piattaforma maggiormente consultata (quasi l’unica) era Facebook, oggi si fa largo un nuovo protagonista: Instagram. È un vero boom quello registrato dall’attuale re dei social: se nel 2017 lo usava come strumento d’indagine un misero 2%, ora lo adotterà ben il 14%. E Facebook? Resiste il suo primato (verrà utilizzato dal 68% dei maturandi che sceglieranno la modalità di ricerca ‘social’) ma con un evidentissimo calo (dodici mesi fa erano addirittura l’84%).