Mattarella: “La Convenzione ONU sui diritti dei fanciulli compie 35 anni, ma resta ancora molto da fare. Proteggere bambini da guerre e abusi è dovere morale di tutti”
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del 35° anniversario della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ha sottolineato l’importanza storica di questo trattato, che ha sancito il riconoscimento di specifici diritti per i bambini, focalizzati sulla loro crescita, protezione e sviluppo.
Nonostante l’ampia ratifica della Convenzione, Mattarella ha evidenziato come milioni di bambini e adolescenti nel mondo continuino a vivere in condizioni di povertà, esclusione sociale e negazione dei diritti fondamentali. “Proteggere i bambini da guerre, violenza, sfruttamento e ogni forma di abuso non è solo un obbligo giuridico: è un dovere morale che chiama tutti a fare della tutela dei giovani una priorità collettiva”, ha dichiarato il Capo dello Stato.
Mattarella ha poi posto l’accento sulla necessità di fornire ai giovani riferimenti positivi per il loro sviluppo, trasmettendo valori come l’empatia, la solidarietà e il senso di responsabilità.
Il Presidente ha espresso preoccupazione per l’aumento degli episodi di violenza tra i giovanissimi, sottolineando l’importanza dell’ascolto e della vigilanza per individuare tempestivamente segnali di disagio.
“L’accesso indiscriminato ai social media e i tempi prolungati di utilizzo sono, per i fanciulli, forme esse stesse di violenza psicologica e fisica”, ha affermato Mattarella, evidenziando la necessità di una collaborazione tra famiglie, scuole, comunità e istituzioni per creare ambienti in cui i giovani si sentano valorizzati e protetti.
“Tutelare i diritti dei bambini vuol dire dare un futuro alla società, vuol dire rendere i giovani protagonisti delle loro vite”, ha concluso.