Mastrocola: “Un insegnante non è onnipotente, non è capace di far tutto. Se ha studiato matematica, non chiediamogli di fare lo psicologo”
In un’intervista al quotidiano Avvenire, la docente e scrittrice Paola Mastrocola ha condiviso alcune riflessioni critiche sul sistema educativo attuale, sollevando questioni fondamentali sull’essenza dell’insegnamento e sulla relazione tra scuola e tecnologia.
Mastrocola sottolinea l’importanza di riconoscere i limiti e le specifiche competenze degli insegnanti. “Un insegnante non è onnipotente, non è capace di far tutto. Se ha studiato matematica, non chiediamogli di fare lo psicologo”, afferma Mastrocola. Tale visione evidenzia come, nella società contemporanea, vi sia una tendenza a sovraccaricare i docenti di responsabilità che vanno oltre la loro formazione e il loro ruolo primario.
L’autrice mette in luce un problema ancor più profondo: la perdita di fiducia nel valore dell’istruzione. “Chiedere all’insegnante di fare tutto vuol dire che siamo una società che ha perso fiducia nel valore della cultura”, spiega Mastrocola. Questa osservazione solleva un’allarmante questione sulla percezione e sul valore che la società moderna attribuisce all’educazione e alla cultura.
Mastrocola esprime anche una critica verso l’innovazione tecnologica indiscriminata nel campo dell’educazione. Pur riconoscendo l’importanza della tecnologia, critica la tendenza a trascurare i “pilastri che da secoli reggono la nostra civiltà”, come la lezione tradizionale, il tema scritto, e il patto scuola-famiglia. Mastrocola si chiede il motivo di stravolgere i metodi di insegnamento, evidenziando la necessità di un equilibrio tra innovazione e conservazione dei metodi didattici efficaci e consolidati.
Infine, Mastrocola affronta il tema del rapporto scuola-famiglia, che vede oggi in uno stato di crisi. Critica il cambiamento di ruolo dei genitori, che da alleati degli insegnanti sono diventati “i loro più acerrimi nemici”. Questa dinamica, secondo Mastrocola, mina l’efficacia del processo educativo e il raggiungimento degli obiettivi comuni.