Mascherine lavabili a scuola: un’occasione contro lo spreco di quelle “usa e getta”. Assocazione promuove iniziativa
L’Associazione tRiciclo Bimbi a Basso Impatto ha deciso di organizzare, nel solco di altre iniziative analoghe precedenti, una campagna di promozione all’uso di mascherine lavabili a scuola, attivando anche uno specifico gruppo di acquisto di mascherine chirurgiche certificate.
Le mascherine lavabili certificate, spiega l’Associazione, se correttamente utilizzate, presentano lo stesso livello di protezione delle mascherine “usa e getta”, anzi, secondo alcune recenti indagini sulle mascherine “usa e getta”, che hanno rilevato una loro ridotta capacità filtrante, addirittura superiore.
Sono inoltre molto più confortevoli di quelle usa e getta, un aspetto molto importante quando si tratta di bambini e ragazzi che devono indossarla tutto il giorno.
La prima edizione di questa iniziativa ha portato all’acquisto da parte dei soci di tRiciclo di 300 mascherine nel novembre 2020 che hanno comportato il risparmio al conferimento rifiuti e quindi all’ambiente, da sole, di ben 150.000 mascherine usa e getta.
L’associazione tRiciclo intende attivarsi per sensibilizzare, anche insieme ad altre Associazioni, il ministero della Transizione ecologica e il Ministero dell’Istruzione sul tema, in modo che agli studenti siano fornite gratuitamente le mascherine chirurgiche lavabili, invece di quelle “usa e getta”.
Qui i dettagli dell’iniziativa.
L’utilizzo di mascherine chirurgiche previsto dalle linee guida ministeriali per contenere il contagio all’interno delle scuole, ha permesso il ritorno a scuola dei nostri figli. Purtroppo, però, l’utilizzo di mascherine “usa e getta” comporta un enorme dispendio di energia e risorse e di produzione di rifiuti. Le mascherine usa e getta non sono riciclabili e vanno conferite nella raccolta dei rifiuti indifferenziati.
L’inchiesta pubblicata sul numero di febbraio 2021 del magazine di Coop Italia parla di oltre 33 milioni di mascherine usa e getta utilizzate ogni settimana in Italia dagli studenti dalla primaria alla maturità, considerando una mascherina al giorno per 5 giorni.
Sempre l’inchiesta di Coop Italia stima in 118 tonnellate la produzione di CO2 dovuta all’incenerimento delle mascherine usate in una settimana dagli studenti italiani.