Mascherine in classe, Costa apre: “Non più obbligo, ma raccomandazione”. Nel governo, però, non tutti la pensano così

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Saranno sette giorni chiave per il destino delle mascherine. Nel Ministero della Salute è scontro tra rigoristi e aperturisti. C’è una scuola di pensiero che vorrebbe mantenerle al chiuso nei luoghi di lavoro.

All’opposto, il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha detto all’Ansa: “In settimana sicuramente ci si incontrerà e sulle mascherine verrà presa una decisione. Credo che la direzione sia quella che si passi a una raccomandazione perché sono convinto che in questi due anni gli italiani abbiano preso una consapevolezza diversa, come per le mascherine all’aperto, e vedo cittadini che le indossano ancora”.

Sulla scuola, invece, Costa afferma: “Le mascherine andrebbero tolte soprattutto durante le ore di lezione, i bambini sono seduti al loro posto, penso che oggettivamente anche per loro si possa valutare di non metterle. Questa è la mia posizione, la posizione di Noi con L’Italia”, ha aggiunto l’esponente di centrodestra.

Come abbiamo scritto, però, in mattinata, la situazione è in continua evoluzione. La situazione epidemiologica non permette, al momento, nessuna “fuga in avanti”, nessun passo “sconsiderato”. Massima prudenza, dunque, sull’addio alle mascherine in classe.

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