Mascherina in classe per i bimbi di 6 anni di scuola dell’infanzia, la protesta dei genitori: “Norma inaccettabile. Si corregga il decreto”
C’è un’altra polemica che riguarda il decreto riaperture e che hanno fatto infuriare i genitori: la mascherina diventa obbligatoria anche all’asilo, nei casi in cui il bambino abbia già compiuto 6 anni di età.
Infatti, il decreto riaperture all’articolo 9, comma 5, alla lettera a si riporta: “Fino alla conclusione dell’anno scolastico 2021- 2022, nelle istituzioni e nelle scuole di cui al presente articolo nonché negli istituti tecnici superiori continuano ad applicarsi le seguenti misure di sicurezza:
a) è fatto obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo chirurgico, o di maggiore efficacia protettiva, fatta eccezione per i bambini sino a sei anni di età, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei predetti dispositivi e per lo svolgimento delle attività sportive“.
Ciò significa che i bambini di scuola dell’infanzia che già hanno compiuto 6 anni sarebbero costretti ad indossare la mascherina in classe, a differenza del resto dei compagni.
A sollevare la protesta l’associazione Articolo 26, che ha inviato formale richiesta al Ministero di chiarimenti: “Sinora, infatti, l’obbligo all’uso di questi dispositivi seguiva la tipologia della scuola frequentata, dalla primaria in avanti“, spiega la presidente Chiara Iannarelli.
“Cambiando inaspettatamente e senza motivo il criterio di applicazione in quello anagrafico a partire dai 6 anni, dal primo aprile alcuni bambini della materna hanno dovuto indossare per la prima volta la mascherina e proprio quando lo stato di emergenza viene dismesso“, prosegue Iannarelli.
“Di tutto questo appare evidente la contraddizione dato che il decreto in oggetto mira a normalizzare la situazione pandemica e a ridurre le restrizioni, non certo ad aumentare e, soprattutto, a spese dei più piccoli. Ritenendo plausibile che si tratti di un mero errore materiale, auspichiamo che il Ministero vi ponga tempestivamente rimedio“, conclude la presidente dell’associazione Articolo 26.
DECRETO
NOTA
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