Maria Colombo, la brillante matematica vincitrice di numerosi premi: “Non ho mai vissuto il lavoro e la famiglia come un problema di conciliazione. I numeri sono una lente per leggere la realtà”
Un’estate da incorniciare per Maria Colombo, la brillante matematica italiana che, a poche settimane dalla nascita del suo quarto figlio, conquista la prestigiosa Medaglia Stampacchia, premio internazionale assegnato a studiosi di calcolo delle variazioni sotto i 35 anni. Un riconoscimento che si aggiunge all’Ems Prize, altro importante premio europeo per la matematica, vinto da Colombo lo scorso luglio.
Un doppio trionfo in un periodo di grande fermento personale, come racconta la stessa Colombo al Corriere della Sera, che ha dovuto rinunciare al ritiro del premio a Siviglia per la nascita del piccolo Giuseppe. Ma la tenacia e la passione per la matematica non si fermano davanti a nulla: Colombo ha deciso di portare con sé il figlio a Erice, dove ha ricevuto la Medaglia Stampacchia, dimostrando come la maternità e la carriera possano viaggiare di pari passo.
“Non ho mai vissuto il lavoro e la famiglia come un problema di conciliazione”, afferma Colombo, sottolineando come la passione per la matematica e il desiderio di una famiglia numerosa siano cresciuti insieme. Un equilibrio reso possibile anche grazie al supporto del marito e a un’organizzazione del lavoro che privilegia la collaborazione e il lavoro di squadra.
La carriera di Colombo è costellata di successi fin dai tempi del liceo, con la partecipazione alle Olimpiadi Internazionali della Matematica e la laurea in anticipo alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Un percorso segnato dall’incontro con maestri come Luigi Ambrosio e dalla scoperta della matematica di Ennio De Giorgi, che hanno indirizzato i suoi studi verso l’analisi matematica e le sue applicazioni alla fisica.
Per Colombo, la matematica è una “lente per leggere la realtà”, uno strumento per comprendere fenomeni complessi come il cambiamento climatico o la diffusione di un’epidemia. Un approccio concreto e pragmatico, che smonta lo stereotipo del matematico distaccato dal mondo.
