Maragliano: “Scuole ancora non pronte al digitale, ma l’insegnamento tradizionale non funziona più” [VIDEO INTERVISTA]

L’ottava edizione degli Stati Generali della Scuola Digitale, tenutasi a Bergamo, ha rappresentato un punto di svolta nella concezione del futuro dell’istruzione nell’era digitale. Questo evento significativo ha riunito esperti e leader del settore educativo, ponendo l’accento sull’importanza crescente della tecnologia nel panorama scolastico.
Roberto Maragliano, noto pedagogista, ha condiviso le sue riflessioni con Orizzonte Scuola, delineando sia i progressi che le sfide imminenti del settore dell’istruzione digitale. Maragliano sottolinea che, nonostante le scuole non siano completamente pronte per questa transizione, è essenziale che si adattino rapidamente alle esigenze del mondo digitale.
Maragliano critica l’approccio tradizionale all’insegnamento, che si concentra su un apprendimento uniforme e standardizzato. Il pedagogista afferma che la tecnologizzazione del sapere cambia radicalmente queste premesse, introducendo nuove modalità di apprendimento più flessibili e personalizzate.
Secondo Maragliano, l’apprendimento nell’era digitale si basa sulla condivisione di esperienze. Le tecnologie di rete non solo facilitano, ma richiedono una condivisione attiva, promuovendo un approccio collaborativo all’istruzione. Questo implica che i docenti devono immergersi in queste nuove dinamiche per guidare efficacemente i loro studenti.
Un punto cruciale messo in evidenza da Maragliano è l’importanza dell’apprendimento acustico oltre a quello visivo, sottolineando come il digitale potenzi l’uso di diversi sensi nell’istruzione. La lettura ad alta voce, per esempio, diventa uno strumento potente per l’interpretazione e la comprensione dei testi.
Maragliano invita a un ripensamento della didattica quotidiana, considerando la tecnologia digitale non come un ostacolo, ma come un alleato per rendere l’istruzione più accessibile e aderente alla realtà di un mondo in rapida evoluzione. Sottolinea l’importanza di integrare le pratiche didattiche tradizionali con nuove metodologie, sfruttando le potenzialità del digitale.