Manzi (PD): “Stipendi docenti alla media europea entro il 2027. Docente esperto da rivedere”

Le parole della responsabile Scuola del Partito Democratico durante il dibattito tra sindacati e partiti politici in vista delle elezioni.
“Servono risorse aggiuntive per il rinnovo del contratto di lavoro, per crescita significativa delle retribuzioni. L’obiettivo, come detto dal segretario Enrico Letta, è di portare nel prossimo quinquennio lo stipendio dei docenti agganciato alla media europea. Non solo, occorre restituire alla contrattazione temi inerenti il rapporto di lavoro. Il docente esperto va rivisto”.
“Ci siamo presi l’impegno di aumentare la retribuzione degli insegnanti perché c’è un disallineamento con la media dei docenti europei ma, soprattutto, c’è una situazione piatta per quanto riguarda la crescita degli stipendi. C’è poi una differenza stipendiale tra i docenti e gli altri dipendenti della PA con lo stesso titolo di studio. Bisogna investire risorse aggiuntive. E’ importante che il contratto contenga un adeguamento stipendiale e poi, a seguire, un incremento sul quinquennio delle retribuzioni con la media UE“, ha aggiunto.
“Nel frattempo, abbiamo ribadito al governo la nostra contrarietà alla qualifica professionale di docente esperto introdotta dal decreto aiuti bis perché introduce una forma di carriera senza alcun confronto con le forze sociali e al di fuori della sede naturale che è la contrattazione collettiva. Siamo favorevoli alla definizione di incarichi e allo sviluppo professionale dei docenti, ma non per legge e senza condivisione. Il contratto è scaduto da un anno – ha spiegato- e mentre in molti altri settori si stanno rinnovando quello della scuola è fermo al palo. Ecco riteniamo che questa sia una priorità, un intervento non rinviabile. Ci tengo a ribadire che per noi il confronto con le forze sindacali è fondamentale; lo abbiamo dimostrato nei mesi scorsi dando continuità ad un confronto operativo avviato con l’ultima legge di bilancio“.