Docenti e ATA, quasi 400 milioni per la valorizzazione del personale, 100 milioni per tutor e orientatori. Oltre 10 miliardi per i rinnovi dei contratti PA. Novità Legge di Bilancio 2025. BOZZA

La Legge di Bilancio 2025 è entrata nella fase parlamentare. La Camera dei Deputati si appresta a discutere il provvedimento, con la scadenza per la presentazione degli emendamenti prevista tra l’8 e il 10 novembre.
Tra le misure più importanti contenute nel disegno di legge, spicca lo stanziamento di 10,85 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, distribuiti su tre anni.
Secondo il testo del disegno di legge, “per il triennio 2025-2027 gli oneri posti a carico del bilancio statale per la contrattazione collettiva nazionale, in applicazione dell’articolo 48, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e per i miglioramenti economici del personale statale in regime di diritto pubblico sono complessivamente determinati in 1.755 milioni di euro per l’anno 2025, 3.550 milioni di euro per l’anno 2026 e 5.550 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027”.
Lo stanziamento si inserisce in un quadro più ampio di aumenti contrattuali per il pubblico impiego, con un totale di 23 miliardi di euro destinati ai trienni 2025-2027 e 2028-2030. Il provvedimento prevede anche un anticipo in busta paga degli aumenti previsti: 0,6% dal 1° aprile e 1% dal 1° luglio 2025, in attesa della firma del contratto. L’articolo 19 della bozza del disegno di legge, dedicato al rinnovo dei contratti del pubblico impiego, non prevede ulteriori risorse per il triennio 2022-2024, ma finanzia i due trienni successivi con aumenti complessivi previsti di circa 600 euro entro il 2030 per i dipendenti pubblici.
Ciò dovrebbe contribuire, come ricorda Anief, a recuperare lo scostamento inflazionistico degli ultimi tre anni (+17%), al netto di quanto già finanziato per il triennio 2022-2024 (+5,78%). L’aumento medio annuo tra il 2024 e il 2030, a condizione che tutti i contratti vengano sottoscritti, sarebbe di circa 90 euro mensili.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, a margine dell’inaugurazione della Fiera Didacta a Bari, aveva parlato dei fondi stanziati: “Ci sono buone notizie. Per la prima volta nella storia del pubblico impiego e della scuola ci sono già risorse per il futuro contratto 2025-2027, normalmente queste risorse venivano trovate dopo anni di scopertura, di vacanza contrattuale, come capitato a me quando sono arrivato nel 2022 quando il contratto era aperto da 3 anni”.
386 milioni per la valorizzazione del personale scolastico
Non solo: il disegno di legge di bilancio prevede, all’articolo 84, uno stanziamento di 386 milioni di euro per la valorizzazione del personale scolastico nel triennio 2025-2027, suddivisi in 122 milioni per il 2025, 189 milioni per il 2026 e 75 milioni per il 2027.
Oltre 90 milioni per il fondo MOF
Il disegno di legge stanzia anche oltre 93 milioni, per il 2025, a favore del personale docente all’interno del fondo per il miglioramento
dell’offerta formativa.
BOZZA
NOTA BENE Si tratta di una bozza del disegno di legge che potrà subire modifiche nel corso del suo esame in Parlamento
L’iter parlamentare
L’iter parlamentare della Legge di Bilancio 2025 prima dalla Camera. Le opzioni sono due: un’approvazione rapida prima di Natale o una corsa contro il tempo fino a Capodanno. L’obiettivo è l’approvazione definitiva entro il 23 dicembre. Tuttavia, le festività natalizie potrebbero posticipare i tempi, con il rischio di arrivare a ridosso della fine dell’anno. L’esercizio provvisorio è uno scenario che tutti vogliono evitare. L’iter della manovra dipenderà dai lavori della Commissione e dal numero di emendamenti che verranno presentati. I gruppi parlamentari si aspettano un margine di intervento maggiore rispetto allo scorso anno, pur con un numero limitato di emendamenti.
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