Manovra 2025, in arrivo nelle prossime ore il testo alla Camera: è già corsa agli emendamenti

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L’approdo della Legge di Bilancio alla Camera è previsto a breve, e già si è scatenata la corsa agli emendamenti. Dalla sanità al tema dei Bitcoin, dalle politiche per la famiglia ai bonus edilizi, sia la maggioranza che l’opposizione stanno definendo le modifiche da apportare al testo.

Sul fronte sindacale, la CGIL ha indetto uno sciopero generale (per il 31 ottobre), chiedendo maggiori investimenti per i lavoratori e la sanità. Posizione più cauta per la UIL, che attende di visionare il testo definitivo, mentre la CISL aveva inizialmente accolto con favore le misure proposte.

Il Governo, da parte sua, sembra intenzionato a evitare il muro contro muro degli “zero emendamenti” dello scorso anno, che aveva generato proteste e rinvii in Commissione Bilancio. L’obiettivo è quello di snellire l’iter parlamentare, limitando il numero di emendamenti presentati, sia per la manovra che per il decreto fiscale collegato, che inizierà il suo percorso al Senato. Resta il nodo delle risorse finanziarie a disposizione delle Camere, non ancora rese note. In ogni caso, il Parlamento eserciterà la sua sovranità, e l’esame della Legge di Bilancio richiederà il tempo necessario per raggiungere il consenso, con l’obiettivo di evitare l’esercizio provvisorio.

Intanto, si preannuncia un acceso confronto sulla spesa sanitaria. PD e Movimento 5 Stelle contestano fin da subito lo stanziamento definito “record” dal Premier Giorgia Meloni, che ha annunciato un aumento del Fondo Sanitario Nazionale a 136,48 miliardi nel 2025 e 140,6 miliardi nel 2026. Altro tema caldo è quello delle politiche per la famiglia. Il PD punta a migliorare le modifiche al congedo parentale, estendendolo di un mese all’80% dell’indennità. Il Movimento 5 Stelle, invece, sta valutando la possibilità di riproporre alcune delle sue proposte storiche, come il sostegno al reddito e i bonus edilizi.

Risorse per il rinnovo del contratto

Più che un’ipotesi, questa è praticamente realtà: come si legge nella nota finale del Ministero dell’Economia, il governo ha stanziato i fondi per i rinnovi del contratto nel Pubblico impiego per i prossimi due anni (dunque anche per il settore dell’Istruzione e della Ricerca).

Fondi per l’assunzione dei docenti di sostegno

Un’altra misura che dovrebbe essere finanziata e che, a quanto risulta, pare essere stata chiesta al Ministero dell’Economia, riguardano i fondi per l’assunzione dei docenti di sostegno. Così come ribadito ieri dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, si dovrebbe mettere a punto un piano di assunzioni per trasformare gradualmente l’organico di fatto in organico di diritto.

Carta docente per i precari

Altra probabile richiesta al Ministero dell’Economia riguarda l’estensione della carta docente ai precari. Dopo settimane tribolate, è arrivato il via libera per il mantenimento del bonus da 500 euro per i docenti di ruolo, ma, allo stato attuale, sono fuori i precari con contratto al 31 agosto e battono cassa anche quelli al 30 giugno. La richiesta di Viale Trastevere è quella di avere i fondi per estenderla, come già fatto per l’anno scolastico appena passato.

Altre misure in cantiere

Nella Legge di Bilancio, inoltre, dovrebbero trovare spazio anche i fondi per premiare la produttività di dirigenti scolastici e ATA e finanziamenti per i campus dedicati alla filiera 4+2. Dovrebbero esserci anche spazio per un bonus dedicato alle scuole paritarie e il rifinanziamento delle misure per i docenti tutor e orientatori.

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