Manovra 2024, salve le pensioni dei maestri. 40 milioni per la violenza sulle donne. Le ultime novità

Nella notte arriva il via libera in commissione Bilancio al Senato agli emendamenti del Governo presentati alla legge di bilancio 2024. Scongiurati tagli alla pensione dei maestri e di altre categorie. Ok anche al tesoretto per il contrasto della violenza sulle donne.
Da segnalare, riporta l’Ansa, in primis il via libera della commissione a un emendamento del governo all’articolo 33 della manovra: salve dai tagli inizialmente previsti le pensioni di vecchiaia di medici, dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari. Restano penalizzate quelle anticipate.
Approvato l’emendamento con il quale tutti i 40 milioni del ‘tesoretto’ per le modifiche parlamentari spettante alle opposizioni sono stati impiegati per il contrasto alla violenza sulle donne.
Da verificare se gli emendamenti riguardanti la scuola presentati negli scorsi giorni sempre dal Governo siano stati approvati insieme al resto del pacchetto oppure scartati.
Stiamo parlando dei quasi 40 milioni di euro per il 2024 e il 205 per il personale scolastico in servizio presso le scuole comunali di Caivano. E la formazione degli studenti per la sicurezza stradale, con cui viene istituito un Fondo per la promozione della sicurezza stradale, con una dotazione di euro 400mila euro per il 2024, destinato alla realizzazione di laboratori innovativi di educazione stradale nelle istituzioni scolastiche.
Incassato il via libera della commissione Bilancio al Senato il ddl è ora atteso in Aula a Palazzo Madama, dove venerdì 22 è previsto il voto sulla fiducia. Dopodiché la manovra passerà alla Camera per l’approvazione finale tra Natale e Capodanno.
Gli altri temi approvati
NIENTE PROROGA SUPERBONUS – Nessuna proroga al superbonus negli emendamenti alla manovra approvati in commissione al Senato: nel ddl non trova spazio una proposta di modifica per la proroga temporanea del bonus edilizio al 110%. PENSIONI MEDICI E MAESTRI. La commissione ha dato luce verde a un emendamento del governo all’articolo 33 che mette al riparo dai tagli le pensioni di vecchiaia di medici, dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari e alleggerisce la decurtazione per i sanitari con una riduzione di un trentaseiesimo del taglio per ogni mese in più di permanenza al lavoro. I dirigenti medici e gli infermieri, se lo vorranno, potranno inoltre rimanere al lavoro fino a 70 anni. PONTE STRETTO. Confermate ma rimodulate le risorse per il Ponte sullo Stretto, pari a 11,63 miliardi di euro, ma le spese a carico dello Stato vengono alleggerite per 2,3 miliardi con il reperimento delle risorse attraverso il fondo per lo Sviluppo e la Coesione in capo alle regioni.
CASA – Luce verde ad un emendamento per contrastare il disagio abitativo. A questo scopo sono stati stanziati 100 milioni di euro che verranno utilizzati per elaborare modelli sperimentali di edilizia residenziale pubblica. Le azioni di contrasto al disagio abitativo saranno supportate anche dal lavoro della Cabina di Regia sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico presieduta al ministero dell’Economia dal sottosegretario Lucia Albano.
TESORETTO A LOTTA VIOLENZA SU DONNE – Approvato l’emendamento con il quale tutti i 40 milioni del tesoretto per le modifiche parlamentari spettante alle opposizioni vengono destinati alle misure per il contrasto della violenza sulle donne. TUMORI E MALATTIE RARE. Via libera all’emendamento che stanzia 2 milioni per lo screening delle malattie rare e dei tumori. Nel dettaglio si destina 1 milione di euro per il sequenziamento genetico per le malattie rare e 1 milione di euro per il rifinanziamento del sequenziamento per i tumori.
CARO-ENERGIA, 100 MLN A REGIONI – Cento milioni di euro in favore delle Regioni a statuto ordinario per l’anno 2024 al fine di coprire i maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche degli anni 2022 e 2023 e la riduzione di 250 milioni di euro di somme disponibili per investimenti stabiliti nel Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021. RITMI SERRATI PER OK ENTRO FINE ANNO. Incassato il via libera della commissione Bilancio al Senato il ddl è ora atteso in Aula a Palazzo Madama, dove venerdì 22 è previsto il voto sulla fiducia. Dopodiché la manovra passerà alla Camera per l’approvazione finale tra Natale e Capodanno.
Le novità per la scuola già presenti nel disegno di legge approvato
In prima approvazione della manovra, per quanto riguarda la scuola, un’attenzione particolare è stata rivolta al finanziamento per docente tutor e orientatore, con una dotazione di 42 milioni di euro annui per il 2024 e il 2025 destinati a queste due figure.
La manovra delegherà alla contrattazione collettiva nazionale la definizione di modalità e criteri per l’uso di queste risorse, con una possibile integrazione di altri fondi contrattuali ed europei. Le due figure professionali entreranno a pieno titolo nel contratto scuola, con un ruolo centrale nella lotta alla dispersione scolastica e nel contrasto ai divari territoriali, in linea con le priorità dell’Unione Europea.
Inoltre, il governo ha stanziato un fondo aggiuntivo di 50,33 milioni di euro per Agenda Sud, estendendo i contratti per il personale ausiliario tecnico e amministrativo fino al 15 aprile per il PNRR. Per rafforzare l’organico docenti in progetti pilota dell’Agenda Sud, sono stati autorizzati 3.333.000 euro per l’anno 2024 e 10.000.000 euro per il 2025.