Manovra 2024, approvata anche alla Camera: dai fondi per gli stipendi alla proroga contratti ATA. Ecco le misure per la scuola
Via libera dell’Aula della Camera alla legge di Bilancio. La manovra è legge. I sì sono stati 200, i no 112 e 3 astenuti. Cosa cambia per la scuola.
La manovra prevede una spesa totale di circa 24 miliardi di euro, di cui oltre 15 miliardi finanziati attraverso un deficit. Il taglio porterà a un vantaggio medio di circa 100 euro al mese per 14 milioni di dipendenti, con una riduzione delle aliquote IRPEF che offre un ulteriore beneficio di circa 20 euro al mese per i contribuenti coinvolti.
Le misure per la scuola
Articolo 10
CCNL 2022/24 parte economica
Rifinanziamento del fondo CCNL per il personale pubblico triennio 2022-2024
Per il rinnovo del triennio contrattuale 2022-2024 dei lavoratori dei settori pubblici, oltre all’indennità di vacanza contrattuale attualmente percepita, viene previsto:
- per il 2024 un incremento dell’indennità di vacanza contrattuale (IVC) pari a 6,7 volte il suo valore annuale che è stato già disposto con il DL n.145/2023
- ulteriori 3 miliardi di euro per un importo complessivo di 5 MLD di euro a regime, pari a un incremento del 5,78%.
Articolo 63 commi 1, 2, 3 e 4
Agenda Sud
Al comma 1 sono prorogati fino al 15 aprile 2024 gli incarichi temporanei del personale ATA, previsti dall’art. 21 commi 4 bis e 4 bis.1 del DL 75/23 convertito in L. 112/2023 fino al 31 dicembre 2023 per:
- attività di supporto tecnico, finalizzate alla realizzazione dei progetti finanziati dal PNRR di cui hanno le istituzioni scolastiche hanno la diretta responsabilità in qualità di soggetti attuatori,
- contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari territoriali e negli apprendimenti, nelle istituzioni scolastiche statali del primo e del secondo ciclo di istruzione di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia individuate nell’ambito del piano “Agenda Sud” sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti.
A tal fine, nel comma 2, sono stanziate risorse pari 50,33 milioni di euro.
Al comma 3, al fine di potenziare l’organico dei docenti per l’accompagnamento dei progetti pilota del piano «Agenda Sud» (avviato nel 2023/24 con il DL 123/2023 art. 10 comma 2), è autorizzata per l’anno scolastico 2024/2025 la spesa di 3.333.000 euro per il 2024 e 10.000.000 euro per il 2025.
Nel comma 4 viene autorizzata la spesa di 40 milioni di euro per proseguire le iniziative e i progetti (avviati con il DL 123/2023 art. 10 comma 3) per ridurre i divari territoriali, contrastare la dispersione scolastica e l’abbandono precoce, nonché prevenire processi di emarginazione sociale nelle istituzioni scolastiche statali, anche per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, individuate sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti, come risultanti dalle rilevazioni nazionali dell’INVALSI.
Sono previste le seguenti azioni e iniziative
- rafforzare le competenze di base degli studenti
- promuovere misure di mobilità studentesca per esperienze fuori contesto di origine
- promuovere l’apprendimento in una pluralità di contesti attraverso modalità più flessibili dell’organizzazione scolastica e strategie didattiche innovative
- promuovere il supporto socio-educativo.
Articolo 63, comma 5
Agenda SUD e fondo per i tutor
Il comma finanzia le attività di “tutor, orientamento, coordinamento e sostegno della ricerca educativo-didattica e valutativa, funzionali ai processi di innovazione e al miglioramento dei livelli di apprendimento”. Il fondo, istituito dalla legge 197/2022, con la dotazione iniziale di 150 milioni di euro per l’anno 2023, è incrementato di 42 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025. Le modalità e i criteri di utilizzo delle risorse sono definiti in sede di contrattazione collettiva integrativa nazionale insieme a ulteriori finanziamenti individuati dal CCNL Istruzione e Ricerca o da altri finanziamenti europei. Si assegna priorità alle attività realizzate dalle istituzioni scolastiche individuate nell’ambito del piano «Agenda Sud» sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti, come risultanti dalle rilevazioni nazionali dell’INVALSI
Articolo 62, comma 7
Acquisto abbonamenti giornali da parte delle istituzioni scolastiche
Il comma ribadisce i contenuti dell’art. 1 c. 389 della legge 160/2019 abrogandone i commi 390 e 391. Ciò comporterà il mantenimento della possibilità delle scuole statali e paritarie di ricevere un contributo fino al 90 per cento per l’acquisto di uno o più abbonamenti a periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale. Il contributo non sarà più riconosciuto né per l’acquisto effettuato dalle scuole né per i singoli studenti che partecipano a programmi per la promozione della lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi.
Piano nazionale di formazione del personale docente
Autorizzazione di spesa di 39,4 mln di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 per l’integrazione del Piano nazionale di formazione del personale docente e ATA.
FUN Dirigenti Scolastici
Al fine di adeguare la retribuzione di posizione di parte variabile dei dirigenti scolastici, il fondo unico nazionale per la retribuzione di posizione e risultato, di cui all’articolo 4 del contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dell’Area V della dirigenza per il secondo biennio economico 2008-2009, sottoscritto in data 15 luglio 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 179 del 3 agosto 2010, è incrementato di 700.000 euro per l’anno 2024 e di 3.000.000 di euro annui a decorrere dall’anno 2025, al lordo degli oneri a carico dello Stato. I predetti importi sono destinati alla retribuzione di posizione di parte variabile dei dirigenti scolastici.