Mancano i docenti a scuola? Per le supplenze brevi si presentano genitori, parrucchieri, impiegati e artigiani

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In diverse scuole del territorio è scattata l’emergenza supplenze brevi: fra insegnanti positivi o contatti di positivi, il problema delle cattedre vuote diventa sempre più difficile da gestire. 

Avevamo già raccontato di una dirigente scolastica che aveva chiamato i genitori per fare lezione al posto degli assenti. Anche nel trevigiano, a Silea, la preside dell’istituto comprensivo ha lanciato un appello ai genitori. Si sono subito fatti avanti alcuni genitori degli alunni, in effetti, racconta Il Gazzettino. Così come loro amici e conoscenti. E poi professionisti di ogni tipo: impiegati, artigiani, parrucchiere, estetiste e così via. Oltre 120 persone. Tutte pronte a salire in cattedra per coprire l’attuale assenza di 24 insegnanti a causa dell’emergenza Covid negli asili e nelle scuole elementari dell’istituto comprensivo di Silea. 

Dunque l’appello alle famiglie degli alunni lanciato dalla preside Maria Pia Davanzo per trovare supplenti si è rivelato un successo: in un giorno e mezzo hanno risposto in 120: “Siamo stati sommersi dalle messe a disposizione – dice la dirigente scolastica – ora le passeremo in rassegna una per una, verificando la presenza dei titoli richiesti. Speriamo di riuscire a procedere con le sostituzioni temporanee con più facilità”. 

Nella zona il Covid è entrato in oltre 2300 classi. Più del 40% del totale. Tra queste, 756 sono in quarantena. Questo vuol dire che più di 12mila studenti trevigiani stanno seguendo le lezioni da casa attraverso la didattica a distanza. Contagi che non hanno risparmiato nemmeno gli insegnanti: “Molti dei 24 docenti oggi sono assenti perché contagiati, nonostante le tre dosi del vaccino, o perché costretti in quarantena come contatti di casi positivi fa il punto la preside più di qualcuno, poi, è in congedo parentale perché ha a sua volta figli piccoli che sono in quarantena. Si tratta di una catena. Senza scordare le altre malattie, la legge 104 e così via”, aggiunge la preside. 

Risulta evidente che sarà fatta una vera selezione fra i 120 nominativi sul tavolo della dirigente: “Il problema ora riguarda la copertura delle supplenze brevi. Nei giorni scorsi ho telefonato personalmente a una serie di docenti che si erano messi a disposizione da mezza Italia. Ma è difficile pensare che qualcuno possa affrontare lunghi spostamenti magari solo per tre giorni o per una settimana”.

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