Malpezzi (PD) attacca il Decreto Scuola: “Dal merito alle sanatorie, un provvedimento pieno di criticità”
Simona Malpezzi, senatrice del Partito Democratico e vicepresidente della commissione bicamerale infanzia e adolescenza, ha criticato duramente il Decreto Scuola durante la discussione al Senato, denunciando un provvedimento che, a suo dire, si allontana dal merito per favorire sanatorie e alimentare contenziosi.
“In materia di scuola create percorsi per il sostegno di serie A e di serie B senza intervenire sul vero tema che è quello degli organici; create un percorso a parte presso Indire che è una scelta discutibile e nel frattempo lo commissariate perché nei vostri giochi di potere avevate bisogno di una nuova poltrona; fate carta straccia del merito con un emendamento che favorisce una platea di dirigenti scolastici sanati rispetto ai vincitori di concorso; non siete intervenuti sul tessuto extrascolastico per integrare gli studenti con background migratorio. Siete passati dal merito alla sanatoria e ai contenziosi”.
Con queste parole, la senatrice ha illustrato il voto favorevole del Partito Democratico alla questione pregiudiziale presentata dal Movimento 5 Stelle e sostenuta dalle opposizioni.
Malpezzi ha poi sollevato un’altra criticità legata all’albo dei pedagogisti e degli educatori, in particolare per la fascia 0-3 anni. La scadenza del 6 agosto, ha spiegato la senatrice, impedirà a molti enti locali e scuole dell’infanzia di aprire i servizi. “Se non aveste, come sempre, la fretta di approvare un provvedimento solo in un ramo del Parlamento non utilizzando l’altro, qui avreste avuto il veicolo adatto per risolvere un problema che trasversalmente vi viene posto”, ha accusato Malpezzi.
Infine, la senatrice ha criticato l’aumento di soli 3 milioni di euro per la gratuità dei libri di testo, a fronte di un aumento dei prezzi che graverà sulle famiglie. Malpezzi ha rilanciato la proposta del Partito Democratico per la gratuità dei libri di testo nella scuola dell’obbligo, definendola l’unica soluzione per andare incontro alle famiglie che a settembre dovranno affrontare una spesa di circa 400 euro per ogni figlio.