Maestre si accorgono di 3 bambini denutriti e sporchi: genitori condannati a 3 anni e 6 mesi di reclusione
Gli insegnanti della materna e della primaria di una scuola abruzzese si sono accorti delle condizioni di trascuratezza e malnutrizione, difficoltà relazionali e problemi di adattamento, in cui versavano tre bambini del loro istituto. Dopo l’allerta al servizio sociale intervengono le forze dell’ordine per verificare le condizioni familiari.
La vicenda
Dopo un controllo approfondito sulle condizioni di vita della famiglia, nel marzo del 2021 il tribunale dei minori dell’Aquila aveva disposto la revoca della patria potestà per entrambi i genitori. Di conseguenza, i tre bambini, di età compresa tra cinque e nove anni, erano stati trasferiti in una struttura protetta. La decisione era stata presa per garantire la loro sicurezza e protezione, visto l’ambiente familiare considerato inadeguato.
La sentenza
Nella giornata di ieri, i genitori, un uomo e una donna di trentotto e trentuno anni, sono stati condannati a tre anni e sei mesi di reclusione per maltrattamenti. La sentenza del tribunale di Sulmona ha accolto la richiesta del pubblico ministero, che aveva evidenziato gravi condizioni di vita dei minori, tra cui malnutrizione, scarsa igiene e frequenza scolastica discontinua. La documentazione raccolta nel corso delle indagini ha confermato per due dei tre figli uno stato di malnutrizione che ha compromesso il loro sviluppo psicosomatico, mentre il terzo figlio presentava problemi di deambulazione legati a ipotrofia.
Gli avvocati difensori dei genitori hanno definito la condanna troppo severa, sostenendo che la revoca della patria potestà sarebbe stata sufficiente per proteggere i minori. Secondo la difesa, i genitori non avrebbero agito intenzionalmente per causare sofferenze ai figli, ma piuttosto sarebbero stati incapaci di comprendere e assumere le responsabilità genitoriali.
Oltre alla pena detentiva, la sentenza prevede anche l’interdizione dei genitori dai pubblici uffici per cinque anni e il pagamento delle spese processuali. La revoca della patria potestà è stata confermata. I difensori intendono appellarsi, contestando l’assenza di dolo e puntando a una revisione della pena. I bambini non faranno ritorno nella casa familiare e difficilmente riprenderanno i rapporti con i genitori.