Maestra sospesa per una preghiera, arrivano le scuse: “Col senno di poi non lo rifarei”

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Continua a fare scalpore la vicenda dalla maestra sospesa per aver pregato in classe con gli alunni. Ieri, come abbiamo riportato, l’insegnante ha detto: “Voglio che venga fuori la verità. Sono sospesa dal 25 marzo al 15 aprile. In un momento delicato dell’anno scolastico, hanno privato delle lezioni i bambini. La scuola è la mia vita: non vedo l’ora di tornare”.

“Non volevo – sottolinea –però è un segno che mi ha dato Gesù. Quello che è accaduto è un’ingiustizia grave ed è bene che venga alla luce. Mi sento messa in croce”.

“Tutti gli alunni delle mie classi sono cattolici, non c’è nessun musulmano. Non pensavo di avere mancato di rispetto né ferito coscienze o sensibilità”, aveva detto ancora.

Poi ha aggiunto: “È andata così. Insegno in quella terza. Il 22 dicembre un collega si è assentato e ho dovuto sostituirlo per un’ora  Poco prima con i bambini della quarta avevamo costruito un braccialetto, un piccolo rosario con le perline. Avevo altre perline, le ho tirate fuori”. Gli alunni erano “tutti contenti. Prima di uscire abbiamo recitato il “Pater” e l’Ave Maria. Con il braccialetto non penso di aver fatto niente di demoniaco”.

In un’intervista a ‘La Verità’, la maestra ha osservato inoltre: “Con il senno di poi, però, non lo rifarei. Ho fatto le mie scuse ai genitori che hanno protestato per l’iniziativa. Se avessi saputo che poteva dare fastidio, non l’avrei certamente fatta”.

Poi spiega: “Da persona e da insegnante, rispetto il pensiero degli altri. Non mi permetto di passare sopra o plagiare le persone. Perché mi hanno accusato anche di questo, di aver voluto plagiare dei bambini con due preghiere e un rosario. Con i miei bambini, quando spiego, parto dalle loro esperienze, da quello che loro conoscono. È fondamentale anche nell’insegnamento, li rispetto. Cerco di capire prima quello che vogliono i bambini, perché così si sentono più interessati e coinvolti durante una lezione. Invece sono passata come la maestra che plagia i suoi alunni. Non lo voglio fare con nessuno, sono più rispettosa di tanti altri, figuriamoci se lo faccio con i più piccoli”.

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