“Made in Italy” nel trevisano: 22 studenti di quarto anno in meccanica faranno “apprendistato duale”

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Il nuovo indirizzo “Made in Italy”, introdotto presso l’Ipsia “Einaudi Scarpa” di Montebelluna, in provincia di Treviso, mira a offrire un percorso di studi che integra la formazione scolastica tradizionale con l’apprendistato duale. A partire da novembre, 22 studenti della quarta classe delle produzioni meccaniche avranno la possibilità di conseguire il diploma di maturità attraverso un’esperienza pratica in azienda. Questo sistema consente agli studenti di svolgere ore di formazione direttamente nel contesto lavorativo, con l’obiettivo di avvicinarli alle realtà produttive locali e di permettere loro di applicare le conoscenze teoriche acquisite in un contesto pratico.

Superare il pregiudizio sull’apprendistato

Il dirigente scolastico Massimo Ballon sottolinea come questo progetto aiuti a superare il pregiudizio secondo cui i percorsi in apprendistato sarebbero di livello inferiore rispetto a quelli più accademici. L’apprendistato duale, infatti, permette ai giovani di sviluppare una consapevolezza maggiore del mondo del lavoro, facilitando l’orientamento verso la carriera professionale che intendono seguire.

L’apporto degli imprenditori e il valore del “learning by doing”

Oscar Bernardi, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, evidenzia l’importanza di apprendere direttamente dagli artigiani e dagli imprenditori locali, utilizzando macchinari e tecnologie all’avanguardia, che non possono essere riprodotti nei laboratori scolastici. Questo percorso, inoltre, non solo contribuisce alla crescita personale e professionale degli studenti, ma rende anche più attrattivi gli istituti professionali, che oggi sono scelti da una minoranza dei giovani rispetto ai licei e agli istituti tecnici.

Un progetto di investimento per lo sviluppo del territorio

Il progetto rappresenta un importante passo verso l’innovazione educativa, favorendo una maggiore sinergia tra scuola e impresa, e investendo nella formazione di una generazione che contribuirà allo sviluppo del territorio.

Cosa prevede il “Liceo del Made in Italy”?

Il Consiglio di Stato ha dato il via libera definitivo al regolamento per l’istituzione del Liceo del Made in Italy, segnando la conclusione dell’iter di approvazione per questo nuovo indirizzo scolastico. Un liceo che mira a valorizzare le eccellenze italiane nei settori dell’economia, della cultura e del territorio, offrendo agli studenti una formazione mirata alla comprensione delle dinamiche produttive del Made in Italy.

Ostacoli durante l’iter di approvazione

Nonostante il consenso finale, il percorso di approvazione ha incontrato qualche difficoltà. In precedenza, il Consiglio di Stato aveva sospeso il suo parere, suscitando critiche politiche, ma il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha poi confermato l’avvio del liceo in 30 istituti scolastici italiani.

Il piano di studi del Liceo del Made in Italy

Il piano di studi di questo liceo punta a fornire agli studenti una comprensione approfondita degli scenari storico-geografici e artistici, mettendo in relazione fenomeni globali, nazionali e locali, con un focus sull’origine e lo sviluppo dei settori produttivi italiani. Inoltre, è prevista la formazione linguistica in due lingue straniere, con il raggiungimento del livello B2 per la prima lingua e B1 per la seconda, secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento.

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